Città Caudina. Il si dei circoli Sel. ‘Ci vuole più partecipazione popolare’

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I circoli SEL della Valle Caudina plaudono alla firma dello statuto della Città Caudina. “E’ nobile lo scopo di unificare gli intenti, abbattere i costi ed accedere a finanziamenti europei finora preclusi” – hanno commentato i rappresentanti dei circoli Sel di Montesarchio, San Martino Valle Caudina, Cervinara e Pannarano. “Bisogna però tenere in considerazione il fatto che tutte le iniziative degli ultimi mesi sono state prese dagli amministratori senza coinvolgere i cittadini se non in momenti pubblici quali gli incontri con il presidente Caldoro. Ci sarebbe piaciuto che le singole voci dello statuto fossero nate da un processo partecipato e che venisse dal basso, dai Forum dei Giovani, dalle associazioni, dalle ProLoco e dalle forze politiche operanti sul territorio. Sebbene la cosa venga celebrata come un importante punto d’arrivo, a nostro giudizio siamo ancora a zero. La Città Caudina – hanno continuato nella nota - dovrebbe essere prima di tutto un progetto culturale volto a superare campanilismi e interessi delle singole comunità. Si dovrebbe lavorare ad una visione della Valle Caudina che non riguardi solo le polizie locali, la nettezza urbana, i servizi al cittadino, ma che diventi una strada seguire cercando uno sviluppo diverso e alternativo a quello delle aree metropolitane. Esistono possibilità immense provenienti dall’Europa: se non si lavora ad un’identità caudina comune si corre il rischio di trasformare queste opportunità in una mera spartizione di fondi su base demografica. Non è questo che vogliamo. Sogniamo una Valle Caudina capace di tornare a crescere nel rispetto della legalità e dei vincoli ambientali, autonoma nelle scelte ed in grado di influire sulle politiche regionali. La vera forza di questo progetto può esprimersi solo se i cittadini della Valle riescono a far propri i valori della condivisione e della solidarietà prima ancora di parlare di fondi europei e regionali, di incentivi e agevolazioni. La nostra posizione va oltre la specifica azione politica di SEL in Valle Caudina e lo scopo che abbiamo è solo quello di invitare sindaci ed amministratori ad allargare la partecipazione a chi vuole e può offrire utili contributi in questa delicata fase. Il presidente Caldoro ebbe modo di ribadire quanto questa prassi sia utile alla Regione e quanto sia importante la sua diffusione. Anche a lui dunque – hanno concluso - estendiamo l’invito affinché nelle prossime unioni cui presenzierà possa richiamare ai valori fondanti delle comunità dell’entroterra poiché senza di essi parlare di fondi ed opportunità è pura campagna elettorale per le regionali”.



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