Città Spettacolo, dal 2015 si volta pagina. Del Vecchio: 'Aspetto suggerimenti in Consulta'

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Oggi la conferenza stampa di chiusura di Benevento Città Spettacolo (XXXV edizione) ha cercato di fare il punto sul Festival appena conclusosi. Sul palco oltre all'addetto stampa della manifestazione Elide Apice, il Direttore artistico Giulio Baffi, il vice sindaco Assessore alla Cultura Raffaele Del Vecchio, il presidente della Commissione Consiliare Cultura Marcello Palladino. Assente giustificato il sindaco, impegnato nella vicenda dell'occupazione delle Ex Orsoline da parte dei senza casa.
Il breve intervento di Marcello Palladino ha sottolineato la grande qualità del cartellone di Città Spettacolo, ma sulla comunicazione “si poteva fare meglio”. Giulio Baffi ha ringraziato gli spettatori e soprattutto il lavoro prezioso della stampa che non ha fatto mancare riflessioni critiche. “È importante – afferma Baffi - parlare insieme significa crescere”. Il Direttore artistico di Città Spettacolo ha espresso la ferma volontà di “ascoltare il territorio, la città per produrre qualcosa che vada oltre, che costruisca ponti”. Ha poi analizzato la situazione anche da spettatore, perché la sua passione del teatro non lo abbandona mai e gli spettacoli scelti in cartellone lo hanno reso felice e soddisfatto. Con l'offerta diversificata, caratterizzata da teatro, danza, performance, jazz, lavoro sul disagio, Baffi è certo che il Festival non semplicemente “potrebbe crescere, sicuramente potrà”.
La parola è poi passata all'Assessore Del Vecchio, che ha definito la trentacinquesima edizione del Festival “l'edizione dei salti mortali”, con il decreto di finanziamento giunto solo il 1 settembre, a quattro giorni dall'inizio. Meno prodigo di ringraziamenti, ha accusato i colpi provenuti dal web: dalla stampa, dai social network e dal blog Beneventanamanera con il suo leitmotiv dedicato alla manifestazione: #èdinicchia.
L'Assessore ha ritenuto che inquadrare bersagli non serva a far crescere la comunità e si è dichiarato, per questo, “pronto alle innovazioni”, alla voglia “di condividere”. Invita, pertanto, gli operatori culturali e la stampa a portare le proprie riflessioni e i propri consigli negli incontri della Consulta della Cultura. Con quest'organismo di partecipazione cittadina conta di creare insieme il contenuto dell'offerta culturale. Le sue intenzioni erano di diversificare l'offerta con più eventi: Universo Teatro, Benevento Città Luce, Zona Franca ora il finanziamento è solo uno per il solo Festival di Città Spettacolo. Quello che sarà, sarà il frutto delle decisioni collettive della Consulta, perché sui contenuti si può discutere, a meno che non si voglia far diventare Città Spettacolo una Quattro notti e più di luna piena, o peggio simile ad altre manifestazioni troppo popolari.


Marialaura Simeone

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