Coldiretti. Prima vendemmia senza voucher e flop degli strumenti alternativi

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Gennarino Masiello, presidente Coldiretti CampaniaGennarino Masiello, presidente Coldiretti Campania

Con il flop dei nuovi strumenti si rischia di perdere opportunità occupazionali e di compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi. In difficoltà è soprattutto la vendemmia, dove venivano impiegati più della metà dei voucher utilizzati in agricoltura. È quanto afferma la Coldiretti sottolineando che l’impiego dei voucher in agricoltura era rimasto praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, ovvero solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito.

“Ancora una volta facciamo i conti con una burocrazia strabica – spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – che crea vicoli ciechi dove ci dovrebbero essere autostrade. Nella nostra regione in particolare avvertiamo con sofferenza i lacci incomprensibili in un fase nella quale l’agricoltura sta conquistando una grande centralità nel sistema economico campano. Coldiretti ha chiesto sempre legalità e trasparenza, ma per garantirle occorrono strumenti agili e di facile applicazione. Su una stagione già difficile per il caldo e la siccità gli inammissibili ritardi burocratici nello sviluppo della procedura informatica dell’INPS di fatto impediscono alle imprese agricole l’accesso agli strumenti che hanno sostituito i voucher, dalla vendemmia alle diverse campagne di raccolta. In agricoltura nel 2016 sono stati venduti meno voucher rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, aiutando ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne, senza gli abusi che si sono verificati in altri settori”.

Abbandonati dopo nove anni di onorato servizio. I voucher erano nati nel 2008 proprio per agevolare le operazioni di raccolta. "Le imprese vitivinicole hanno già dovuto fare i conti con un'estate torrida. Con il flop dei nuovi strumenti – sottolinea Masiello - si rischia di compromettere l'intero percoso produttivo sottraendo, oltremodo, alle categorie opportunità occupazionali alle fasce economicamente deboli. Infatti, nella vendemmia venivano impiegati piu’ della metà dei voucher utilizzati in agricoltura; inoltre il loro uso era rimasto praticamente stabile da cinque anni perché era l’unico settore rimasto “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni: basti pensare che l'agricoltura ha utilizzato ogni anno solo il 3% dei voucher emessi". 

Francesco Sossi - direttore Coldiretti Benevento

"L'utilizzo dei voucher in agricoltura - aggiunge il direttore di Coldiretti Benevento, Francesco Sossi - era fondamentale per le nostre aziende perchè costituiva uno strumento che nelle delicata fase di raccolta consentiva di dare dinamicità aggiungendo forza lavoro là dove era necessario. Avevamo rappresentato all'Inps già nei mesi scorsi la necessità di un'accelerazione burocratica alla disciplina sostitutiva per non creare complicazioni alle imprese. Purtroppo succede che ad oggi la vendemmia 2017 viene gravata da quest'ulteriore incombenza e la fase di raccolta delle uve resa meno serena".



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