Colpaccio Campana Futsal: ingaggiato Giallonardo

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Giallonardo alla CampanaGiallonardo alla Campana

"Più volte mi è stata fatta proposta, di operare questo passaggio, negli anni anche dalla stessa Campana, probabilmente ora è davvero il momento, per voglia, stimoli, e convinzione".

La società grigionera della Campana Futsal ha annunciato di aver ingaggiato Vincenzo Giallonardo, proveniente dal mondo del calcio a 11, e precisamente dalla Virtus Benevento con la quale aveva disputato l'ultima stagione fino a gennaio, in 2a categoria. Ora per lui è arrivato il passaggio al calcio a 5 e lo stesso Giallonardo si è dimostrato "elettrizzato" da questa scelta di vita della sua carriera sportiva.

Vincenzo, a detta della dirigenza, il tuo acquisto è a tutti gli effetti un colpaccio in questo calciomercato, anche perché non era previsto che un giocatore come te, proveniente dal calcio a 11 potesse un giorno decidere di cimentarsi nel calcio a 5. Tu come spieghi questa scelta, questo cambiamento nella tua carriera sportiva?
"Innanzitutto volevo ringraziare la Campana Futsal per questa possibilità che mi è stata data, poi mi fa davvero piacere sottolineare questo aspetto di come il mio acquisto possa già essere considerato tale, quantomeno per risonanza, nonostante abbia speso la mia 'passione' solo ed esclusivamente praticando il calcio ad 11; credo sempre non ci sia mai nulla di definitivo o scontato nella vita in generale, e quindi anche nel campo dello sport, ed ho sempre visto di buon occhio il futsal, praticandolo spesso e volentieri anche in tornei estivi di alto livello o in campionati amatoriali; più volte mi è stata fatta proposta, di operare questo passaggio, negli anni anche dalla stessa Campana, probabilmente ora è davvero il momento, per voglia, stimoli, e convinzione".

Come per quelli arrivati prima di te, per conoscerti meglio sono d'obbligo le seguenti domande: in che ruolo hai giocato finora? E in che ruolo preferirai giocare ora che sei un calcettista? E soprattutto quali sono state le tappe precedenti della tua carriera?
"Sono sempre stato un difensore centrale, sia per caratteristiche fisiche che per qualità da marcatore puro; riguardo al futsal credo e sento di essere assolutamente un centrale arretrato, d'altronde sono stato chiamato proprio per questo ruolo. Ho iniziato a giocare giovanissimo, con la Grippo, campione d’Italia categoria giovanissimi ad 11 anni; a 15 esordii in Promozione alla Giorgio Ferrini, per poi militare nel Milan Sannio per anni. Nel mezzo anche un'esperienza a Venticano, una a Tufara, poi Atletico Benevento, Forza e Coraggio, Risorgimento, Real Benevento. Causa gravi infortuni, ed annesse operazioni alle ginocchia, ho disputato un po’ di campionati a singhiozzo, per poi rientrare e vincere due campionati di fila con Atletico Benevento nuovamente e poi con la neonata Virtus Benevento, dove ho disputato l’ultima annata sino a gennaio, dopo una stagione precedente iniziata a Pietrelcina e conclusa ad Apollosa in 2a categoria".

Quanti giocatori e/o dirigenti della Campana conoscevi già da prima? E chi tra questi è stato decisivo per la tua scelta di abbracciare il progetto grigionero?
"In pratica dovrei conoscere se non tutti quantomeno la stragrande maggioranza: il portiere Martini, il capitano De Angelis, Pino Muscetti, Maiello, Alfonso Lanni, Francesco Solinas, Mercurio, e anche il mister Vincenzo Ficociello in fin dei conti, se non direttamente, per averlo 'seguito' spesso, anche da calcettista. Non scelgo mai a 'scatola chiusa' ed ho sempre seguito il percorso e la storia della Campana negli anni. Le persone decisive per la mia firma rispondono al nome e cognome dei dirigenti Bruno Giraldi e Salvatore Passariello; sono stati loro a contattarmi e sinceramente mi hanno trasmesso subito il loro enorme entusiasmo, oltre alla passione per questa 'famiglia grigionera'. La stima verso il sottoscritto, e la voglia di poter finalmente realizzare questo 'matrimonio' sono stati determinanti. In pratica hanno toccato le corde giuste come si suol dire, ed infatti in pochissimi giorni abbiamo messo tutto nero su bianco".

Come gestirai il cambio di pallone e di terreno di gioco rispetto al calcio a 11? Pensi che agli inizi potrebbe essere difficile modificare il tuo modo di giocare e di muoverti in campo, o anche di dosare le energie a dovere?
"Non credo assolutamente di poter avere problemi di alcun tipo per quanto riguarda il pallone anzi, sono un giocatore tecnico, e sarà una piacevole conseguenza; per quanto concerne il modo di giocare quello sì, qualche domanda me la pongo, dovrò 'imparare' a muovermi, anche a dosare i tempi, visto che nel calcio ci sono dei tempi 'morti' qui poco consentiti, ma si gioca con piedi e 'testa', mi sento abbastanza maturo e pronto, e sicuramente apprenderò tutto il necessario seguendo i miei futuri compagni, i loro consigli, oltre alle direttive del mister e del suo staff".

Un pensiero, una dichiarazione sulla stagione che stai per affrontare, che contributo pensi di dare e che obiettivo pensi possabo debba avere la Campana in questa stagione?
"Il pensiero è sempre volto al positivo all'inizio di una nuova stagione, per me sarà un esperienza nuova e quindi maggiormente stimolante sotto diversi aspetti, ed io vivo di stimoli. Spero di poter contribuire con le qualità che anche la società si aspetta: sia tecniche, che caratteriali, e anche come contributo per leadership ed esperienza in campo. Probabilmente il mio obiettivo è lo stesso della società; di sicuro un team organizzato cerca di aggiungere gli elementi per migliorare, non per far passo indietro e la Campana negli ultimi due anni ha mancato un solo gradino, credo quindi che sia facile tirar la riga".



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