Comitato Sanita' Campania: "Si punta alla demedicalizzazione del 118 nel Sannio per favorire i privati"
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La demedicalizzazione del 118 perseguita per poter affidare il servizio ai privati. E' questa la forte denuncia del Comitato Sanità Campania.
L'avvocato Carlo Spirito, Responsabile sportello Sanità di Federconsumatori Campania - aderente al Comitato Sanità Campania, ricorda che il depotenziamento del servizio ha una pericolosa conseguenza. Infatti i privati possono partecipare alla rete dell'emergenza solo con ambulanze di tipo B, finalizzate di per sé a soccorsi secondari. "Come Comitato Sanità Campania" - dichiara Spirito - "ci batteremo ad ogni livello contro un chiaro disegno preordinato alla de-medicalizzazione del 118, che punta sempre più ad aprire la porte favorire il profitto del privato tagliando sulla qualità delle prestazioni. Né è accettabile che il Direttore parli di risparmiare soldi pubblici quando si tratta del 118, e quindi di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza dovuti per legge ai cittadini! Saremo grati al dottor Picker per spiegazioni chiare e corredate da numeri precisi piuttosto che da enunciazioni".
Il Comitato Sanità Campania risponde quindi alle dichiarazioni che il Direttore Generale della ASL di Benevento ha rilasciato ieri alla stampa locale secondo cui sul servizio 118 nessuno avrebbe sinora mai sollevato questioni. Il Comitato contesta tale assunto e si dice fortemente preoccupato per le dichiarazioni di Picker a fronte di provvedimenti formali nei quali, invece, vede "l'evidente obiettivo di depotenziare il servizio di Emergenza sul territorio della Provincia di Benevento". Il Comitato ricorda che a gennaio 2016 Picker ha disposto il la demedicalizzazione nelle ore notturne del 118 del SAUT di Limatola e che revocò il provvedimento dopo pochi giorni "a seguito di veementi contestazioni pubbliche". Ll'azienda sanitaria, per quel provvedimento, venne anche diffidata da Federconsumatori Campania.
Il Comitato Sanità Campania accusa il manager di aver perseguito l'intento del depotenziamento del servizio di Emergenza 118 sin dai primi giorni del suo insediamento e per le decisioni assunte in materia di organizzazione fu subito contestato pubblicamente da cittadini, Sindaci, Sindacati ed Associazioni. Un intento, a parere del Comitato, reiterato appena qualche mese dopo, cioè quando il Picker dispose il provvedimento con cui eliminava la pronta disponibilità dal servizio 118. Anche in quel caso vi furono dure opposizioni di Associazioni e Sindacati che proclamarono lo stato di agitazione per garantire la presenza del medico nei casi di necessità, utilizzando l'istituto della pronta disponibilità, come diffusamente avviene nel 118 delle AA.SS.LL. della Regione Campania e di tuttItalia. "Con l'eliminazione della pronta disponibilità" - aggiunge il Comitato - "si sono infatti verificati interventi con ambulanze senza medici a bordo, divenuti oltretutto di pubblico dominio. Il dottor Picker dimostra scarsa informazione anche sui prolungamenti orari di 18 e 24 ore cui i medici sono stati costretti ad effettuare per non lasciare scoperto il servizio".
Per il Comitato "la responsabilità di tali storture investe anche il Responsabile della Centrale Operativa che sembra non tener conto che il malfunzionamento del sistema di trasporto rientra tra gli eventi sentinella individuati dal Ministero per una corretta valutazione del servizio in termini di costi sociali e di risk management. Ci chiediamo allora come si possa affermare che tutte le ipotesi di ambulanza senza medico a bordo sono destituite di fondamento. Ciò al contrario, rappresenterà una diretta e stabile conseguenza delle scelte operate".