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27/03/2014 :: 10:28:41

Riforma Province e Unione Comuni. Il Sannio si prepara al cambio


Benevento - Rocca dei Rettori
Benevento - Rocca dei Rettori

Con 160 voti a favore e 133 contrari, il Senato della Repubblica si è espresso favorevolmente sul Ddl Del Rio che riguarda la riforma delle Province (nessuna abolizione dunque), la nascita dell'unione dei comuni e la rimodulazione dei piccoli comuni. Un provvedimento che interessa da vicino il territorio sannita non solo per il destino della Provincia di Benevento, attualmente commissariata dopo la fine del mandato della Giunta Cimitile, ma anche per i comuni della provincia beneventana al di sotto dei tremila abitanti.
PROVINCE: NESSUNA ABOLIZIONE. LA 'RIVOLUZIONE' DAL 1 GENNAIO 2015
Il testo prevede che le amministrazioni locali siano divise in: citta metropolitane, province, unioni di comuni e comuni. Le province non saranno dunque abolite, ma saranno riformate. Cioè avranno funzioni limitate e saranno gestite dai sindaci dei territori coinvolti, non più da fuzionari provinciali e da giunte specifiche. Le giunte provinciali non saranno più elette direttamente dai cittadini. Le nuove Province resteranno in carica quattro anni e vedranno la luce ufficialmente a partire dal 1 gennaio 2015. Nel frattempo, verranno prorogati fino a fine 2014 i 52 presidenti di provincia che sarebbero scaduti in primavera e, come nel caso della Provincia di Benevento, i 21 commissari attualmente in carica: Rocca dei Rettori in mano ad Aniello Cimitile fino alla fine dell'anno se passerà il Ddl alla Camera. Le province si occuperanno di: pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, valorizzazione dell’ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale, programmazione provinciale della rete scolastica, raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. Inoltre, d’intesa con i comuni, può provvedere alla gestione dell’edilizia scolastica.
COMUNI E UNIONE DEI COMUNI, LE NOVITA'
Aumentano i consiglieri nei Comuni tra i 3mila e 10mila abitanti: oltre al sindaco, verranno eletti dodici consiglieri e il massimo degli assessori sarà di quattro. Sotto i 3mila, due assessori e dieci consiglieri, oltre al primo cittadino. Infine la novità che riguarda l'Unione dei Comuni con la possibilità per i piccoli comuni dell'incorporazione ad un Comune contiguo: succede in casi come questi che tutti i rapporti giuridici al Comune incorporato e gli organi di quest'ultimo decadono alla data di entrata in vigore della legge regionale di incorporazione. Lo statuto del Comune incorporante prevede che alle comunità del Comune cessato siano garantite adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi. "Un grande passo per un paese piu' semplice e capace di dare risposte alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese. Un passo che offre piu' opportunita' con le Citta' metropolitane e che aiutera' i Comuni a lavorare meglio insieme''. Questo il commento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio dopo l'approvazione del disegno di legge: ''Non piu' sovrapposizioni di funzioni tra enti - ha affermato Delrio-. Poniamo le premesse per una nuova riorganizzazione dello Stato, le Province restano per ora solamente come agenzie di servizio ai Comuni e non piu' con funzioni duplicate per una pubblica amministrazione piu' efficiente e piu' semplice''.

Ultima modifica 27/03/2014 alle ore 11:41

L'aumento del numero dei consiglieri comunali varrà già per i Comuni al voto il 25 Maggio prossimo. Affinchè valesse ciò, la riforma doveva essere approvata in via definitiva dalla Camera entro e non oltre il 7 Aprile 2013. Come abbiamo appreso, la riforma è stata approvata dalla Camera ieri, quindi è divenuta legge e si applicherà subito, a partire dalle prossime elezioni amministrative del 25 Maggio. Luigi   Luigi -  - 
A me pare che abbiano clonato le comunità montane.A proposito: ma non dovevano essere abolite? Si continua a perdere tempo e danaro:se si abolivano le regioni,nessuno se ne accorgeva e avremmo risparmiato miliardi di euro!Ma la partitocrazia...deve sistemare i suoi figli peggiori! Pastore   Tedesco -  - 
a me sembra che la confusione aumenti, il risparmio se c'è è modesto, la rappresentanza democratica diminuisce perchè non saranno più i cittadini a scegliere i propri amministratori, ma nuove manovre di palazzo....la verità è che le Province sono state offerte in sacrificio per salvare la vera casta quella per intenderci dei nominati... Giuseppe   Lamparelli -  - 
Foiano a San bartolomeo?Credo proprio di No,rispondo all'amico circelli,San bartolomeo economicamente ed amministrativamente è allo sfascio totale,niente cazzabbubboli,no GRAZIE. antonio   cilenti -  - 
Ma per i comuni l'aumento dei consiglieri parte dal 2015 o già per chi vota quest'anno? anto   betusci -  - 
Foiano a San Bartolomeo Alberto   Circello -  - 
....bene tolti i primi parassiti della società Antonio   Alti -  - 
solite cose al'italina, privilegi, abolizione dell ente provincia e basta , via tutti i dipendentei e slecchini vari e cositutizione di una associazione di conmuni senza spese, se no manco quella serve, che buffonata mariolino   m -  - 
come si stabilirà quale dovrà essere il comune incorporato? giuseppe   gaiba -  - 

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