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16/04/2014 :: 11:25:13

La Monaca (Ekoclub): ‘A Benevento acque non depurate e contrade senza fogne’




Il Presidente Provinciale di Ekoclub International Luigi La Monaca è tornato sulla questione del depuratore di Benevento. Negli ultimi giorni, anche l’ASIA, è incappata in una “visita” della Guardia Forestale che ha costatato lo sversamento, sia pure involontario, di percolato nel fiume Calore. Ogni campagna elettorale, degli ultimi 30 anni, ha visto nei programmi di tutti i partiti e candidati, la realizzazione del depuratore cittadino per evitare lo sversamento di acque reflue non trattate nei fiumi cittadini. Per non parlare di contrade non allacciate alla rete fognaria cittadina. Un depuratore, se pur di piccola portata, è presente nel Comune di Benevento: fu realizzato ad opera del locale IACP nel 1979 e da quella data l’impianto depura o dovrebbe depurare le acque reflue delle abitazioni della Contrada Pace Vecchia e zone confinanti, convogliandole nel torrente San Nicola. Il depuratore serve circa 8000 persone. Sulla pagina del sito ufficiale della Gesesa, società che gestisce l’impianto, alla voce organizzazione si legge: “Un gruppo motivato di persone lavora quotidianamente per mantenere adeguata la pressione dell'acqua immessa nelle reti idriche, perché sia erogata costantemente, perché la sua qualità sia sempre sicura e sotto controllo, perché la depurazione delle acque reflue sia a ciclo continuo”. Un impegno tanto arduo quanto impossibile, quello preso dalla società romano/sannita, soprattutto se si pensa che depuratori a Benevento non ce ne sono e l’unico che c’è,serve solo una minima parte della città. Ekoclub si augura che, quanto prima possibile, anche la città di Benevento, riesca ad avere amministratori che riescano a realizzare un impianto di depurazione, cosa che dalle nostre parti sembra un’impresa titanica e che la Gesesa, sua malgrado, cambi la dicitura sulla pagina aziendale. Di solito si presentano innovazioni tecnologiche adoperando frasi altisonanti per attrezzature minime che in altre parti d’Italia rientrano nella prassi della gestione idrica e sono presenti già da molto tempo.

Prima di parlare sarebbe opportuno conoscere la storia delle persone. da sempre queste cose, Ekoclub le ha scritte e segnalate. Per quanto riguarda i quattro voti, posso solo dire al Sig. che ha commentato che è il classico beneventano medio, calunniatore, denigratore ed ignorante, grazie al suo modo di pensare e di generalizzare questa città è e sarà sempre l'ultima nelle classifiche italiane, io li chiamo gentaglia! Il mio contratto con la GESESA mi imponeva determinati comportamenti nei confronti della società, di conseguenza c'era un impedimento legale nello scrivere di mia iniziativa sulla vita della Gesesa. Vorrei lasciarmi andare al turpiloquio per adeguarmi al livello dei commenti ma, preferisco fermarmi quì. Si è capaci di guardare il dito e non il cielo! VERGOGNATEVI. Avrei tanto piacere d'incontrare marino a quattro occhi. Luigi   La Monaca -  - 
Personalmente di depuratori a Bn, ne conosco almeno tre(Ponte delle Tavole- Capodimonte- e quello esistente e non attivo almeno fino a qualche anno fà in c/da Olivola); quest'ultimo doveva essere a servizioo dell'insediamento industriale della zona.Un altro dovrebbe esserci a Ponte Valentino, di cui non conosco il sito preciso. Mi meraviglio come un giornalista impegnato come Lei,anche per il ruolo ricoperto in GESESA, e presidente dell'Ekoclub, non sappia queste cose.Inoltre tengo a precisare che alcune contrade, hanno anche le fogne(rete principale), ma non vi sono gli allacci,ne con le abitazioni, ne con gli stessi depuratori esistenti.Questo è il caso della zona lungo il torrente S. Nicola,lungo il quale sono situati ben due depuratori( Ponte Tavole-Capodimonte), lungo questo torrente da circa un decennio è stata costruita la condotta principale della fogna, la quale, non è stata collegata col depuratore(ponte tavole)che serve il quartiere Pacevecchia, ma lo ha baipassato, questa è ferma da anni a ponte delle Tavole, come penso pure la fogna che deve servire la zona di Piano Cappelle anchessa costruita e penso non funzionante.Le solite cose che si fanno a Benevento, spreco di danaro pubblico,senza che si abbiano benefici per i cittadini,per l'ambiente, e per le nostre acque e quindi dei nostri fiumi, che sono delle vere e proprie fogne a cielo aperto; agli amministratori chiedo: vi chiedete mai cosa state facendo per salvaguardare l'ambiente in senso lato, che è fonte della vita;soprattutto per le generazioni future.Quando verrà alla luce il tanto decantato depuratore a Benevento, Vi siete ancora decisi su dove si dovrà costruire; e poi Vi lamentate che la nostra città si trova sempre nelle ultime posizioni riguardo le problematiche legate all'ambiente, all'acqua e all'aria; anche se oggi invece scaliamo le classifiche in altri campi come:La delinquenza,il malaffare, la corruzione. Un augurio non solo per la Santa Pasqua, ma anche per tutto questo al Popolo Beneventano. domenicantonio   de masi -  - 
Ma tutti questi fatti su cui La Monaca informa la città sono fatti magicamente comparsi immediatamente dopo la sua revoca da addetto stampa della Ge.Se.Sa oppure prima La Monaca era miope o interessatamente disinteressato? Mi sembra di assistere ai discorsi postumi di due divorziati. E basta! Alfonzo   Cavallo -  - 
la Monaca fino a quando era addetto stampa della Gesesa, indicato dalla politica come premio per avere portato in dote quattro voti con la sua candidatura, queste cose le pensava ? Mario   Marino -  - 
Attendiamo risposta del duo Marcellino/maiella!! Antonio   Picca -  - 

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