Un "sopravvissuto", un "naufrago". E' la definizione che Clemente Mastella da di sè, alla vigilia di una nuova tornata elettorale che lo vedrà impegnato ancora una volta nella ricerca del consenso. Per lui, che si candida a rientrare nel Parlamento europeo, le preferenze non sono mai state un problema. L'ultima volta, nel 2009, all'indomani di una fase tra le più difficili della sua storia politica, riuscì a raccoglierne ben 112mila. Oggi, dopo le defezioni di Erminia Mazzoni e Nunzia De Girolamo, è l'unico sannita in corsa per un seggio a Strasburgo. "Mah, sono sopravvissuto tante volte. Sono un naufrago che ha sempre trovato l'isola - dichiara in un'intervista a Repubblica - che ha sempre raggiunto un approdo giusto. Ma ho remato parecchio. E sono state traversate senza acqua né pane, con il sole in testa".
E sulle vicende giudiziarie che hanno segnato il suo percorso precisa che: "E' per fatti vecchi. E poi ci sono altri rinviati a giudizio, ad esempio nel Pd. Ma chissà perché si parla solo di me, sugli altri non succede nulla". E chissà se il riferimento non fosse a qualche altro illustre conterraneo.
Infine, a chi ha messo in giro che la madrina della sua candidatura sia stata Francesca Pascale, manda a dire che "Con lei sono in buoni rapporti, certo. Ma mi arrabbio quando mi fanno domande irriverenti. Mica sono candidato perché amico della Pascale. Di lei ho stima, è una ragazza intelligente, cordiale e a modo".
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