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09/07/2014 :: 10:32:9

'Telesina', De Caro e De Girolamo prendono posizione ma preoccupa l'atteggiamento della Regione Campania


lo svincolo per la Telese - Caianello
lo svincolo per la Telese - Caianello

Nessun faccia a faccia ma il confronto a distanza tra il sottosegretario De Caro e la parlamentare De Girolamo sui fondi della 'Telesina', è continuato anche nel pomeriggio di ieri. Da una parte l'esponente del Governo Renzi, impegnato al teatro De Simone di Benevento all'assemblea pubblica "Le strade per lo Sviluppo" del Sannio, organizzata da Confindustria alla presenza del numero uno nazionale degli industriali, Giorgio Squinzi. Dall'altra parte, nelle stanze di Montecitorio a Roma, Nunzia De Girolamo era impegnata in aula a presentare un'interpellanza urgente da presentare al ministro alle Infrastrutture Lupi. Insomma, la contesa continua anche se lo stesso De Caro, nel suo intervento a Benevento, ha puntualizzato più volte la sua volontà di non voler alimentare polemiche: "Senza dati leggiamo e diciamo sciocchezze - ha però affermato alla platea degli industriali sanniti -sulle infrastrutture e non solo sulla 'Telesina' non c'è il merito di una persona, se le cose andranno per il verso giusto il merito sarà collettivo, senza distinzione di colore o partito. Questa non è una gara provinciale, facciamo solo brutta figura davanti al presidente di Confindustria con polemiche da cortile che francamente non mi interessano affatto. Io rispondo con i fatti e non con le opinioni". De Caro ha motivato il tutto partendo da un presupposto: "La Regione Campania - ha affermato - ha adottato la delibera 23 del 26 febbraio 2014, dove si è presa il lusso di definanziare la propria quota relativa al raddoppio della Caianello e altre opere pubbliche, a vantaggio di interventi che invito vivamente a consultare leggendo per esteso la delibera in questione. Dopo un lungo confronto con Caldoro e Vetrella sono riuscito, insieme a loro, ad ottenere la riprogrammazione dell'infrastruttura con due delibere firmate il 5 giugno scorso. In questo caso la Regione Campania ha dichiarato che gli interventi non sono immediatamente cantierabili e che si tratta di un'opera, quella della 'Telesina', per la quale non compare obbligazione giuridicamente vincolante. Tutto questo viene ribadito nella riunione pre-Cipe dove io ho partecipato e ricordo molto bene di essere stato l'unico ad aver avuto il dono della voce in quell'occasione. Nessun altro è intervenuto al riguardo ed a questo aggiungiamo che la Regione Campania era assente al tavolo. Non c'era Caldoro, non c'era nessun delegato". Un pò come è accaduto al De Simone. Poi la conclusione: "Non è vero che non ho vigilato e lo testimonia il fatto che il 26 giugno scorso ho scritto una lunga ed articolata nota al ministro Lupi, al presidente del Consiglio ed al Cipe proprio per ribadire che non è possibile ritenere definanziata l'opera perchè non siamo davanti ad un'opera senza obbligazione giuridicamente vincolante. C'è il bando di selezione pubblica per individuare il promotore rispetto alla quale il cda Anas dichiarò il pubblico interesse. La risposta in tale senso è arrivata il 30 giugno dal comunicato stampa del Cipe che conferma di volare salvaguardare gli interventi supportati da obbligazioni giuridicamente vincolanti. Il definanziamento della 'Telesina', dunque, non esiste".
Questo è quanto ha sostenuto De Caro, ma a Roma la De Girolamo ha usato un'altra moneta, preparando un'interpellanza urgente al ministro Lupi: nella sua azione però si continua a parlare espressamente di 'azzeramento delle risorse' per il raddoppio della Telese-Caianello. Le strade tra i due esponenti sanniti si incroceranno a Roma: vedremo come andrà a finire. Quello che invece fa riflettere è la totale assenza della Regione Campania ai tavoli riguardanti la 'Telesina'. Nessun rappresentante nella conferenza stato-regioni dove era in ballo proprio il futuro dell'infrastruttura, senza dimenticare l'adozione della delibera 23 dove Caldoro e co. hanno provato a definanziare l'opera. Infine l'assenza di ieri al dibattito di Confindustria a Benevento dove si parlava proprio di questo. Di questo passo sarà molto difficile trovare la quadra nonostante le parole di Squinzi: "Le infrastrutture hanno prioritaria importanza - ha affermato - e putroppo lo sviluppo infrastrutturale della Regione Campania ha penalizzato fortemente il Sannio a vantaggio delle zone costiere".
Gaetano Vessichelli

come siamo caduti in basso.... orso   bianco -  - 
sono stati pgati i tecnici per gli suti e progetti vero?? ma ci volgiamo mettere in mente che se un opera si deve fare si mettere mano entro un anno, non ci vogliono dcenni, ma ai politici interessa promettere non realizzare ,altrimenti viene subito a cadere la promessa matio   deangelis -  - 
veramente stiamo rasentando il ridicolo...il sottosegretario mettendoci la faccia,ma senza risultati al momento, la de girolamo starnazzando per mettersi in vetrina...quello che conta che questa opera necessaria per l'intero sud ancora una volta, da quanto sembra, resterà una chimera con l'ennesima presa per il culo di noi meridionali ....perchè se non ci fossero i soldi è un discorso, ma quando i soldi vengono tolti, opera definanziata, significa che prendono altre strade e raggiungono gli interessi più forti, interessi lobbisti...queste zone arretrate erano ed arretrate resteranno grazie alla classe politica che non ci rappresenta....è uno "scuorno"... tonino   1999 -  - 
Questo fatto è diventato un teatrino. Il palco è piccolo ma le marionette sono tante. Cominciamo a ridere che ci farà bene. tremendo6   63 -  - 

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