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12/07/2014 :: 9:51:50

Case d’appuntamento a Telese. Foglio di via per tre sudamericane. Sconti se vinceva il Brasile




I carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita hanno individuato due case d’appuntamento nel centro di Telese in seguito alle segnalazioni di residenti esasperati dalla presenza nelle ultime settimane di giovani donne, in prevalenza sud americane, dedite all’attività di meretricio in alcune abitazioni, dove soprattutto di notte vi era un continuo via vai di persone provenienti anche da fuori regione. Le segnalazioni hanno riferito di un singolare modo per attirare la clientela con sconti sulle prestazioni fatte quando la nazionale carioca vinceva le partite e superava i vari turni nel mondiale di calcio. La particolare affluenza di clienti, infatti, è stata subito segnalata e i mililitari del Nucleo Operativo di Cerreto Sannita e della Stazione di Telese dopo i primi accertamenti condotti con servizi di osservazione nonchè spulciando quotidiani locali e siti internet dedicati, hanno telefonato e fingendosi clienti hanno fissato un appuntamento. I militari hanno fatto irruzione in due appartamenti trovandovi quattro donne di cui una brasiliana e tre di Santo Domingo. Nel primo appartamento è stata rintracciata una 31enne brasiliana, residente in provincia di Brescia, nel secondo di via Amalfi tre giovani donne di 21, 31 e 35 anni di Santo Domingo residenti a Caserta, Roma e Napoli. In uno degli appartamenti è stato trovato un cliente un 32enne rappresentante di commercio di Frasso Telesino. Ai clienti, in via preliminare, veniva richiesto e pattuito il tipo di prestazione gradita con un tariffario variabile da un minimo di 70 euro ad un massimo di 400 per un’intera notte.  Dagli accertamenti è emerso che le donne erano a Telese dagli inizi di giugno. Inoltre, dopo gli accertamenti di rito, sono state proposte per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Telese per anni 3.

Ultima modifica 12/07/2014 alle ore 11:1

Pare che le donzelle continuino tranquillamente a lavorare. La colpa non e' certo dei carabinieri che effettuano i controlli dovuti ma dello stato italiano che da una parte non riconosce ne' regolamenta le case chiuse e dall'altra non fornisce strumenti legislativi alle forze dell'ordine per debellare il fenomeno. Lo stato deve decidersi in un senso o nell'altro. Non si può' continuare a far finta di non vedere. Che regolamentino la prostituzione e facciano pagare le tasse alle prostitute! Silvia   Per -  - 
Grandissima stronzata..... Mi spiegate i Carabinieri come hanno accertato che le prostitute facevano gli sconti se il Brasile vinceva ? Ci sono andati forse loro ? Ed allora smettiamola con queste pagliacciate e piuttosto pensiamo alle cose serie. MENO PUBBLICITA SULLA STAMPA E PIU' FATTI !!!! Luigi   Sannino -  - 

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