Commenti



stampa segnala ad un amico commenta
26/08/2014 :: 12:49:30

San Salvatore. Il paradosso delle scelte ‘green’ nel comune telesino


San Salvatore Telesino
San Salvatore Telesino

Tra pochi giorni a San Salvatore Telesino verrà inaugurata di fronte alla millenaria Abazia Benedettina la nuova e tecnologica struttura della “Casa dell’acqua”. Si tratta di un distributore che fornirà acqua potabile proveniente dall’acquedotto comunale. La moderna struttura garantirà diversi servizi: l’acqua infatti sarà filtrata e potrà essere acquistata al prezzo di 0,05 cent al litro sia naturale refrigerata o temperatura ambiente e refrigerata gassata. Fin qui nulla di strano, infatti la scelta di costruire la “Casa dell’acqua” da parte dell’amministrazione Romano va di pari passo con l’attuazione del programma elettorale che prevede per il centro Telesino alcune scelte “green”. La nuova struttura d’altronde dovrebbe andare a ridurre gli sprechi ed il consumo eccessivo della plastica. Insomma: più risparmio, meno fatica, meno inquinamento e un duro colpo alle multinazionali dell’imbottigliamento e alla mercificazione dell’acqua. Tale scelta però va a ‘cozzare’ con le difficoltà – tramutando il tutto in un paradosso – che attanagliano il Casale nel periodo estivo provocando enormi disagi alla popolazione. L’emergenza idrica da alcuni anni a questa parte va ad unirsi irrimediabilmente all’arrivo dell’estate. Ad avere i maggiori problemi e a rimanere privi di un bene necessario come l’acqua, sono infatti le zone periferiche del centro e gli abitanti del secondo o terzo piano. A San Salvatore inoltre il consumo dell’acqua arriva a toccare quasi 1 milione di m³, ne vengono pagati circa 700mila m³ con un disavanzo non rintracciato di 300mila m³. La rete idrica è un colabrodo o c’è chi non paga l’acqua? Perché infatti pensare che il paese intero possa affogare nelle perdite potrebbe sembrare davvero assurdo. Il discorso se non è complesso forse è più urgente, perché l’incremento della popolazione e l’aumentata richiesta idrica nella zona industriale, negli ultimi anni, ha di fatto ingrossato anche la richiesta media giornaliera che l’acquedotto comunale con le sue insufficienze e obsoleti serbatoi non riesce a soddisfare. Ma se di scelta “green” si vuole proprio parlare, ciò non si può definire tale per un altro scottante argomento che riguarda la tutela ambientale. Negli anfratti, poi non tanto nascosti, è possibile rivolgere lo sguardo verso quello che comunemente definiremmo vere e proprie piccole o medie “discariche abusive a cielo aperto”. Inoltre è ferma da anni la questione aperta dal collettivo “Cittadini in Movimento” che si battono per la messa a norma dell’Ex Cava Bove e contro le presunte estrazioni di materiale da lavoro, il tutto però monitorato costantemente. Di “scelte green” dunque al comune Telesino rimane ben poco: solo una diagnosi energetica sugli edifici pubblici proposta dalla Comunità Montana del Titerno e dell’Alto Tammaro nel giugno 2012. Paradossi evidenti e domande senza alcuna risposta. I cittadini pongono e meritano risposta, come allo stesso modo meritano di essere risolti gli inconvenienti quotidiani che possono anche mettere a rischio l’igiene personale e la salute delle persone. La programmazione di facciata ed i favoritismi, portano dunque le amministrazioni locali a fronteggiare in maniera quasi del tutto paranormale i dissesti quotidiani, la mancanza di risorse e di volontà poi fa il resto.

Michele Palmieri

Ultima modifica 26/08/2014 alle ore 21:2

Caro Sindaco più che scalata mi interessa informare. Per quanto riguarda l'ex Cava Bove ha ragione manca: "presunte" vicino ad estrazioni. Non vanto finalità elettorali ho solo provato a dare voce oltre che alle belle iniziative a problemi che il paese si porta dietro da "anni". Il bando di gara pubblicato qualche giorno fa, è segno di plauso per tutti coloro che s'impegnano affinché l'amministrazione del comune sia gestita nel miglior modo possibile. L'inciviltà non è contrastabile ed imputabile all'amministrazione per carità.. ma è giusto che oltre alle cose belle "casa dell'acqua" vadano risolti e ricordati anche problemi non imputabili alla sua giunta. Se ce ne sarà bisogno sa bene che sarei il primo insieme a lei e ad altre cento persone a rimboccarmi le maniche affinché vivibilità e futuro sia tutelati. Mi scuso per le imprecisioni. Michele   Palmieri -  - 
Caro Michele, è apprrezzabile il tuo impegno per la scalata nel mondo del giornalismo, tuttavia un buon "Pulitzer" è tenuto a documentarsi per evitare di diffondere notizie che si prestano ad interpretazioni non corrette. In merito al problema della carenza idrica, ti invito a visionare il bando di gara pubblicato da qualche giorno sul sito del Conune di S. Salvatore T. Riguardo all'ex cava Bove va precisato che nessuna attività estrattiva è stata autorizzata e, comunque, il sito è sotto il costante controllo degli organi preposti (ex ufficio del Genio Civile). Tengo, infine, a precisare che attribuire alle amministrazioni comunali le responsabilità del diffuso incivile comportamento di abbandono dei rifiuti, laddove esiste una disciplinata raccolta differenziata degli stessi, finisce per alimentare siffatto malcostume. Il sottoscritto non ha avuto e non avrà remora alcuna nell'intervenire personalmente (guanti alle mani ha aperto sacchetti di rifiuti abbandonati) per individuarne i responsabili. Questa amministrazione sta lavorando democraticamente in ottemperanza al programma elettorale anche per risolvere annosi problemi di cui non è stata causa. Tra quattro anni l'arduo giudizio al popolo sovrano. Con affetto, Fabio M. Romano. Fabio   Romano -  - 

[ 1 ]

indietro







Condividi i commenti del Quaderno.it




Cerci case?
GoHome immobili

Posta Elettronica Certificata
La PEC multycert ha lo stesso valore legale della raccomandata. Acquistala per risparmiare