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27/08/2014 :: 11:50:21

Piazza Castello e l'isola pedonale 'made in Benevento'. Uno spazio brutto che ora piace




Benevento, i beneventani e l'isola pedonale. Un matrimonio difficile, fatto di ripetuti tradimenti, regole non rispettate e difficile convivenza. Nonostante tutto, però, l'orientamento di una buona fetta di cittadini sembra essere cambiata. Ricordate la chiusura alle auto di piazza Castello ed i lavori 'low cost' di pedonalizzazione dell'area? Apriti cielo, come spesso accade. Proteste, raccolta firme (che si sono poi rivelate un vero e proprio flop), paletti saltati e violazioni all'ordine del giorno anche da parte di qualche consigliere comunale. Problematiche che non sono state risolte e stavolta all'ordine del giorno, spunta addirittura una richiesta che verrà discussa in consiglio comunale, di riaprire al traffico la zona pedonale all'ombra della Rocca dei Rettori.
Una zona nevralgica, da molti definita il vero centro di Benevento. Piazza Castello ha cambiato volto da quattro anni, quando l'attuale amministrazione decise di chiudere la piazza al traffico (ed al parcheggio abusivo, tanto per cambiare) e, con un piccolo intervento costato poche migliaia di euro, allungare l'isola pedonale del corso Garibaldi e creare una cerniera tra il corso e la villa Comunale. D'accordo, si può discutere a lungo sull'estetica dei lavori e sul rispetto dell'isola pedonale. Dopo quattro anni però, si può già fare un bilancio di come sono cambiate le cose. Partiamo dal traffico veicolare: la preoccupazione maggiore dei cittadini e dei commercianti che gravitano in zona era proprio legato alla viabilità. I primi si dicevano preoccupati per gli incolonnamenti del traffico a causa del restringimento della carreggiata tra via Perasso e viale Atlantici, mentre i commercianti temevano un calo delle vendite rifacendosi ad una comodità made in Benevento: "Se le auto non sostano noi rischiamo di chiudere". Nonostante la crisi e le presunte difficoltà legate al parcheggio, gli esercizi commerciali della zona sono ancora tutti lì, anzi, rispetto a quattro anni fa sono aumentati. Il sacrificio del parcheggio a due passi si è trasformato in beneficio per i commercianti visto che l'area pedonale è spesso teatro di manifestazioni e mercatini che invogliano cittadini ed avventori a frequentare i tanti esercizi commerciali della zona. Anche la viabilità non ha subito gravi ripercussioni in questi anni: qualche ingorgo si è avuto più che altro a causa di automobilisti che parcheggiano in malo modo (ma di che stiamo parlando?) ostruendo il passaggio agli autobus, anche se il problema è stato ovviato con il cambio di marcia di via XXIV Luglio. C'è poi il partito dei menefreghisti, quelli che, paletti o no, continuano a pensare di fare quello che vogliono usando il piazzale per il passaggio o la sosta di auto, approfittando di quei paletti di delimitazione che sono stati divelti e smontati al fine di facilitare il passaggio. Specialmente durante le ore notturne se ne vedono di tutti i colori: automobilisti che transitano da via del Sole e percorrono con l'auto piazza Castello senza problemi: qualcuno sfrutta il passaggio per raggiungere viale dei Rettori, altri continuano l'infrazione scendendo per il corso Garibaldi, da sempre aperto al traffico (ma questa è un'altra storia).
Le contestazioni e le cattive abitudini, fortunatamente, vengono compensate con chi ha capito che la piazza pedonale può essere una risorsa per la città: ad accorgersene sono sempre quelli che hanno avuto esperienze di vita altrove. Come Michele, 40enne commercialista residente in provincia: "Posso solo avanzare dubbi sull'estetica della piazza - ha affermato al nostro portale - l'asfalto con le strisce pedonali cancellate in malo modo non è certo un bel vedere. Una pavimentazione nuova serve ma forse non la fanno per paura di scavare durante i lavori e trovare qualcosa di importante visto che siamo in pieno centro". Antonio, 75enne pensionato residente in zona, è uno di quelli che ha cambiato idea: "Mi sono dovuto ricredere, lo ammetto - ci ha confidato - quando hanno pedonalizzato la piazza non capivo il perchè. Poi, con il tempo, non solo mi sono abituato, ma è innegabile che la zona è più vivibile e meno pericolosa. Io sono qui tutte le mattine e posso garantire che anche la villa comunale è più frequentata anche grazie a questo passaggio. Gli incivili continuano a deturpare, ma ripeto, il mio giudizio è positivo". La pensa allo stesso modo Giorgio, uno studente universitario in sella alla sua bici: "Va molto meglio, specialmente per noi ciclisti. In attesa di un percorso ciclabile che credo non arriverà mai, ogni piccolo spazio pedonale in più non può che trovarmi favorevole". Ma non sono tutti d'accordo. Valentina transita lungo l'area pedonale e afferma: "E' brutta e inutile, ora siamo costretti a parcheggiare lontano ed il corso Garibaldi muore". Dello stesso avviso un commerciante della zona: "Non capisco il senso di questa area pedonale, è normale che le violazioni aumentano, mi auguro che venga ripristinato il parcheggio delle auto". Poi una sincera ammissione: "Calo delle vendite? Non mi risulta".

Gaetano Vessichelli

Ultima modifica 27/08/2014 alle ore 11:56

anna varricchio sono d'accordo con Lei ma prima facciano rispettare i divieti altrimenti non servirà a nulla...Il corso Garibaldi è un via vai di macchine e questo non è tollerabile.. alberto   rossi -  - 
E' necessario allargare le isole pedonali, Benevento e' una città d'italia con il più alto tasso d'inquinamento atmosferico. Piazza castello senza auto e' bellissima. anna   varricchio -  - 
"I cambiamenti per i Beneventani fanno paura",l'isola pedonale in piazza Castello và mantenuta, suggerisco l'amministrazione comunale di lanciare un concorso di idee per abbellire e migliorare l'isola. Giampiero   Mastronardi -  - 
L'isola pedonale di piazza Castello e' una delle poche cose buone fatte da questa amministrazione. Essa va mantenuta, migliorata e ampliata: anche via Perasso senza auto e' più bella e vivibile. D'altra parte il traffico per questa strada e' completamente inutile, salvo per gli incivili che, caso mai,parcheggiano in doppia fila. aldo   feleppa -  - 
Voglio ricordare a tutti che la pedonalizzazione fu attuata dall' ex assessore alla mobilita' Rosario Guerra che incontro' con molto garbo noi residenti e i commercianti della zona. Inizialmente nutrivamo delle perplessita' , ma l' assessore ci spiego' che il progetto dopo essere stato metabolizzato , avrebbe incontrato il favore dei beneventani come poi si e' verificato. Complimenti all' ex ass.Rosario Guerra che aveva anche iniziato a rifare la segnaletica orizzontale. Spero di rivederlo a Palazzo Mosti alle prossime elezioni, perche' e' uno che merita. Altro che questi cialtroni da strapazzo e queste veline che circondano un sindaco alla frutta come Fausto Pepe!! mariagrazia   cella -  - 
L'area pedonale non serve a niente e' di una bruttezza unica, solo menti svervellotiche potevano fare uno scempio del genere. Paletti rotti e storti, strisce pedonali tinteggiate con una vernice nera che tra l'altro si è anche scolorita, non c'e' una panchina non c'è niente di niente mi dite a cosa serve? peppe   ricola -  - 
La verità è che i beneventani ci vorrebbero arrivare fin nella camera da letto con la loro auto. Passerebbero anche sotto l'arco di traiano se fosse aperto al traffico. Città che per colpa di molti cittadini non ha e non avrà mai una vocazione turistica ed europea. luca   a -  - 
Ma possibile che a Benevento si debba cambiare senso di marcia o destinazione di una piazza o di una strada ogni tot di tempo? L'isola pedonale in piazza Castello va mantenuta, la zona è più vivibile, meno caotica. Perchè riaprirla alle auto? Per permettere ai beneventani abituati a fermare l'auto davanti al negozio di poter parcheggiare? Oppure per favorire nuovamente i consueti parcheggiatori abusivi che avevano fino a qualche tempo fa il monopolio della piazza? Al massimo vengano immediatamente ripristinati i paletti che sono stati divelti dai soliti incivili e che impediscono il transito a chi sapendo che a BN non ci sono controlli, fa con la sua auto quello che vuole, in barba a tutti i divieti. Peppe   Lep -  - 

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