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28/08/2014 :: 11:56:36

Ferrovia. Prostituzione, esasperati i residenti tra i numeri di un affare che non conosce crisi




17 case a luci rosse, di cui 10 solo a Benevento, 64 donne identificate, 3 denunciati ed un uomo arrestato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Altre quattro donne sono state fermate proprio nella giornata di ieri (27 agosto).
Sono questi i dati in possesso dei Carabinieri che dall’inizio dell’anno svolgono una serrata attività di controllo sul fenomeno del sesso a pagamento. L’attività, che vede coinvolte nella stragrande maggioranza dei casi donne straniere, soprattutto sudamericane e dell’Est Europa, non ha luogo solo nelle abitazioni, ma si è spostata da tempo sulle strade, anche centralissime, del capoluogo sannita. E’ il caso del rione Ferrovia, su Viale Principe di Napoli e via Grimoaldo Re, dove sono ormai in tanti, residenti e commercianti, che lamentano un disagio divenuto insostenibile. Le contrattazioni avvengono in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti. Un lavoratore di un esercizio storico, prossimo alla stazione, racconta che è diventato impossibile per ragazze della zona sedersi sulle panchine senza essere avvicinate da qualche male intenzionato. Scene frutto di insofferenza si ripetono con sempre maggiore frequenza.
D'altra parte, i ‘clienti’ delle pendolari del sesso sembrano essere soprattutto anziani della città, anche se ultimamente la cosa costituisce un'attrattava anche per chi arriva da fuori, e non è detto che l’atto sia consumato nel chiuso di una casa. Spesso, le effusioni vengono manifestate tra le traverse del viale cittadino e non importa se ciò accade in pieno giorno.
I carabinieri non possono fare altro che mettere in campo un lavoro di dissuasione, indirizzato soprattutto ai ‘fruitori’. Come ci spiega il capitano dei carabinieri, Sabato D’Amico, si interviene di iniziativa o su segnalazione dei cittadini. Anche se la prostituzione non è un reato, lo sono le attività concernenti, come le infiltrazioni di organizzazioni criminose che ci sono e non ci sono. Il monitoraggio – spiega al Quaderno.it – è costante. Le ‘operatrici’ provengono quasi sempre dal basso Lazio, dal napoletano e dall’Abruzzo e non vivono a Benevento. Nonostante i fogli di via e le procedure di allontanamento dal territorio nazionale, continuano a resistere al loro posto e ogni mattina, come il più puntuale degli impiegati.
Un deterrente, così come accade in alcune realtà del centro-nord, potrebbe essere la comminazione di sanzioni ai clienti, in base a ordinanze sindacali. Il risultato sarebbe sorprendente e le casse comunali ne trarrebbero beneficio.
Laura De Figlio


Ultima modifica 28/08/2014 alle ore 17:42

Come mai tanta solerzia non la si dimostra contro altri fenomeni delinquenziali ben più gravi, tipo parcheggiatori abusivi? Ridicoli... Gert   Dal Pozzo -  - 
Sono da poco passato in auto. Le polemiche sul degrado del quartiere Ferrovia hanno smosso qualcosa almeno per adesso. Posto di blocco della Polizia lungo il Viale e Vigili Urbani a far multe. Prostitute rumene sparite (per adesso...) mentre prostitute africane tranquillamente all'opera lungo la strada che costeggia il fiume. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà! Osservatore   Cittadino -  - 
Caro Signor Peppe Lep, come si vede che lei come la stragrande maggioranza dei beneventani è vissuto soltanto a Benevento. Faccia una ricerca su Google e inserisca "ordinanze antiprostituzione" e vedrà che città come Verona, Rimini, Modena, le adottano da tempo specialmente nei periodi estivi. Cosa direbbe se sotto casa sua stazionassero perennemente delle prostitute? Evidentemente lei non abita al rione ferrovia dove la situazione è scandalosa. Il Sindaco, essendo responsabile della "sicurezza urbana", ha il potere (art. 54 tuel) di emanare dette ordinanze.... Il problema di Benevento è che è troppo avvitata su se stessa, troppo autoreferenziale. Il confronto è importante, sennò le donnine aumenteranno sempre..... Davide   bartoloni -  - 
Chi non ha mai visto la luna a "quadri" puo' usare la demenza e la deficienza di definire benessere uno stato di carcerazione; tra l'altro in italia pari alla peggiore d'europa. o.d.l.   d.l.o. -  - 
Si però adesso dare la colpa della prostituzione stradale al sindaco mi pare troppo! Il fenomeno è presente ovunque in Italia e sono proprio i sindaci spesso a non avere alcun strumento per combattere il fenomeno. Come sempre chi latita è il governo centrale che non si decide a varare una benedetta legge di regolamentazione nel settore. Poi è sempre il governo centrale a non far nulla per arginare la massiccia presenza di rumeni che delinquono in Italia. Aggiungeteci poi i continui arrivi di immigrati o profughi o come volete chiamarli che una volta giunti in Italia qualcosa dovranno pur farlo. Leggevo in un commento la proposta di mettere delle sanzioni... cosa sanzioni una ragazza che è ferma su una panchina? Oppure l'uomo che si ferma a parlare con lei? Interventi ridicoli. Serve che il governo centrale si svegli e faccia finalmente qualcosa per l'ordine pubblico anzichè pensare solo al benessere dei detenuti nella migliore delle ipotesi o a svuotare le carceri molto più spesso! Peppe   Lep -  - 
Un deterrente, così come avete giustamente evidenziato, sarebbe quello di adottare ordinanze di necessità ed urgenza da parte del Sindaco per periodi predeterminati. Le sanzioni poterebbero arrivare fino a 500 euro a potenziale cliente ovvero per chiunque si avvicina a parlare con queste signorine. Poi, però, il Sindaco, già in "caduta libera di consensi", perderebbe altri voti ancora.... La realtà è che Benevento si merita quello che ha (perchè noi li abbiamo votati), cioè nulla. davide   bartoloni -  - 
Adesso pare che stia facendo parlare molto in giro una casa chiusa al centro della città di Benevento! Si addirittura lungo il centralissimo Corso Garibaldi. I cinesi scelgono solo il meglio! Giovanna   Fuc -  - 

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