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28/08/2014 :: 12:42:26

AltraBenevento scrive ad amministratori e comitati locali contro la costruzione della centrale elettrica tra Morcone e Pontelandolfo


Gabriele Corona - presidente dell'associazione
Gabriele Corona - presidente dell'associazione "Altrabenevento"

Lettera aperta agli amministratori di Morcone, Pontelandolfo, Campolattaro, San Lupo, Fragneto Monforte e Benevento, alle associazioni ambientaliste, ai comitati civici, alle forze politiche, sindacali e associazioni di categoria da parte di AltraBenevento in relazione alle ricerche petrolifere nel Sannio. “Con un colpo di mano, il 31 luglio scorso, la maggioranza del Consiglio Regionale della Campania ha dato il parere favorevole alla costruzione di una centrale elettrica sotterranea tra Morcone e Pontelandolfo. Per questa scellerata decisione ha inventato e votato una norma illegittima. La società svizzera Rec-Repower – hanno sottolineato nella nota Gabriele Corona, Vincenzo Fioretti ed Alessandra Sandrucci - vuole costruire l'opera devastante per il Sannio non per produrre altra energia elettrica ma solo per speculare sul prezzo di vendita. Il progetto prevede una centrale interrata grande come un palazzetto dello sport (lunga 90 mt, larga 45 e alta 50) per pompare l'acqua della Diga di Campolattaro in un nuovo invaso a mille metri di altezza utilizzando più energia elettrica di quella che sarà prodotta dalla stessa acqua per caduta con l'attivazione delle turbine. L'opera prevede 7 tunnel di 10 metri di diametro l'uno all'interno di tre siti SIC (Siti di Interesse Comunitario) tra luoghi di interesse storico, ambientale e paesaggistico che saranno trasformati in una grande "gruviera" con la distruzione di habitat pregiati come la "stupenda fioritura di orchidee", boschi, 74 sorgenti, pascoli, produzioni tipiche, luoghi ed attività di interesse turistico e strade. Un'opera mastodontica su due faglie sismiche attive che in passato hanno distrutto Benevento, Cerreto, Pontelandolfo e che recentemente hanno fatto tremare Bojano e i Monti del Matese. Rec- Repower è una di quelle società svizzere che calano nell'Italia Meridionale per devastare l'ambiente con opere che nel territorio elvetico non sono più consentite a seguito della mobilitazione dei cittadini. Per alimentare la centrale di corrente elettrica e mettere in rete quella prodotta, sono previste altre 3 stazioni elettriche a Campolattaro, Pontelandolfo e Benevento e poi elettrodotti a San Lupo e Fragneto Monforte. Per costruire la stazione di Benevento – hanno continuato i rappresentanti di AltraBenevento - la Terna ha già modificato il progetto dell'elettrodotto da 380mila Volt sottoponendo centinaia di famiglie, abitazioni e attività lavorative ad ulteriore inquinamento elettromagnetico. Questa nuova stazione elettrica sarà la calamita per la costruzione di altri impianti eolici sulle colline di Benevento e dei comuni limitrofi. La Centrale elettrica interrata Morcone – Pontelandolfo - Campolattaro e la stazione di Benevento non sono state ancora autorizzate dal Ministero, ma la Confindustria beneventana si è già affrettata a invitare Rec- Repower il mese scorso a presentare il progetto che prevede 600milioni di euro per sbancamenti, trivellazioni, opere in cemento armato, impianti elettrici che allettano alcune imprese locali. Gli amministratori dei Comuni di Campolattaro, Morcone e Pontelandolfo si preoccupano solo di contrattare con gli svizzeri le compensazioni ambientali, cioè quattro soldi in cambio della distruzione del territorio e qualche posto di lavoro, in verità pochi considerato che nella centrale lavorerà personale specializzato della società svizzera. Il centro destra in Regione con l'astensione di Colasanto ha dato parere favorevole, il PD a Napoli si è astenuto ma a Benevento il sottosegretario Del Basso De Caro sostiene il progetto; la Provincia di centro-sinistra, cioè Cimitile e Aceto (PD e SEL) già qualche anno fa hanno concordato "compensazioni" per l'utilizzazione dell'acqua della diga che invece è destinata prioritariamente all'uso potabile. Il movimento ambientalista è distratto, i comitati civici e i cittadini legati al territorio non hanno ancora compreso la gravità del pericolo incombente. Altrabenevento – hanno concluso - ha già prodotto diversi documenti al Ministero e invita tutti coloro che hanno a cuore l'ambiente, il territorio e le potenzialità di sviluppo ecocompatibile ad attivarsi per impedire questa devastazione politico- affaristica”.

Ultima modifica 28/08/2014 alle ore 16:1

Per Claudio Marucci. Altrabenevento è nata nel 2005, le iniziative per impedire la distruzione del villaggio dell'artigianato con reperti sanniti e romani a Cellarulo furono organizzate dal Comitato Giù le Mani nel 1991-2. Fui tra i promotori di quella bellissima campagna non CONTRO una strada ma PER la valorizzazione di quell'area e la realizzzaione di un parco verde-archeologico e fluviale. Ero in buona compagnia (tra gli altri Ciccio Romano, Gianni dell'Aquila, Enzo Fioretti) e poi 9.850 cittadini che firmarono la petizione (altro che messa al bando) anche per completare la Tangenziale Ovest e quindi chiudere l'anello viario intorno alla città senza completare l'asse interquartiere di Cellarulo. L'importanza di quei reperti fu riconosciuta dal Ministero dei Beni culturali e di conseguenza la Regione Campania ha concesso al Comune di Benevento quasi dieci milioni di finanziamenti per il parco, la difesa idraulica dell'area e il recupero dell'anfiteatro ritrovato vicino alla stazione Appia. Anche questi finanziamenti potevano essere occasione per lo sviluppo turistico, culturale e più genericamente "ecompatibile" ed invece sono stati al centro di uno dei più impressionanti casi di corruzione e malaffare. Ma questo non certamente per responsabilità degli ambientalisti o di Altrabenevento che invece ha denunciato alla magistratura i fatti. Detto questo, possiamo tornare all'ggetto dell'articolo cioè la Centrale Elettrica interrata su una faglia sismica? Ci dice, signor Marucci, perchè a lei piace? Gabriele   Corona -  - 
In un periodo in cui la "fame" attanaglia tutto il sud Italia, ci permettiamo di dire NO a nuovi posti di lavoro. Tanto i politici il loro stipendio lo hanno assicurato. Non voglioamo il petrolio, non vogliamo l'eolico, non vogliamo il solare... Difendiamo i nostri paesaggi. Poi non lamentiamoci dell'energia elettrica più cara d'Europa, della benzina più cara d'Europa, della disoccupazione che raggiunge livelli a dir poco preoccupanti... Premetto che sono a favore della natura, ma ho anche dei figli da far mangiare.... Alessandro   Fortunato -  - 
Vorrei ricordare a tutti i lettori, che questo signore, non sa fare altro che opporsi a qualsiasi iniziativa che produce progresso. Vorrei ricordare che AltraBenevento, si oppose cosi energicamente per bloccare la strada che passava per Cellarulo, che riuscirono a farci perdere tutti i benefici che quella strada avrebbe portato. Andate adesso a vedere cosa è Cellarulo, una fogna a cielo aperto abbandonata a erbacce e lucertole. Questi sig. dovrebbero essere missi al bando, per tutti i danni che con i loro divieti hanno procurato alla città di Benevento. Claudio   Marucci -  - 
siamo alle solite,petrolio no,eolico no,solare no, si all'emigrazione e alla pastorizia hans   montanaro -  - 
Per il comune di Benevento non ci saranno ricadute negative? Ne dubito. anna   varricchio -  - 
La costruzione della centrale sarebbe l'indegno corollario allo spreco di danaro pubblico speso per la diga di campo latitato, vero monumento allo speco!!! Lancio l'idea di una sottoscrizione per una lapide che ricordi ciò da apporre lungo la strada Campolattaro - Circello. Ove il giornale patrocinerà l'idea mi dichiarò sin d'ora disposto a contribuire con euro 100,00. Avv. Angelo Pica Angelo   Pica -  - 

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