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19/09/2014 :: 13:24:16

Romano scaricabarile, Caldoro assente. L'inutile audizione della Commissione Ambiente


Luca Colasanto
Luca Colasanto

Si è tenuta ieri in Regione presso la ‘Sala Schermo’, l’Audizione della Commissione Ambiente (assenti Caldoro e gli assessori Cosenza e Foglia) nella quale si è discusso su invito di Colasanto insieme all’assessore regionale Romano dei tre argomenti più caldi riguardanti proprio il Sannio: applicazione legge regionale rifiuti, ricerche petrolifere, diga di Campolattaro.
Risposta non estremamente positiva quella avuta sotto il profilo della partecipazione da parte delle amministrazioni locali, erano infatti presenti circa venti comuni su un totale di settantotto. Ad aprire i lavori un Colasanto stranamente duro e preoccupato: “Il Sannio è pericolosamente alla deriva, vive sotto la costante minaccia di chi vorrebbe speculare e sfruttare sui territori”. A fargli eco con toni roboanti e poco convenzionali è stato proprio Romano: “Voi la legge (regionale sui rifiuti ndr) non l’avete proprio letta, forse farlo sarebbe stato molto più utile che raccogliere firme”. Secondo l’assessore regionale all’Ambiente inoltre: “sarà possibile effettuare gare uniche o singole”. Traducendo: sarà possibile gestire in maniera abbastanza flessibile la convenzione legata agli ATO (Ambienti Territoriali Ottimali): il consorzio obbligatorio di enti locali che ha il compito di organizzare e gestire la raccolta dei rifiuti urbani, usufruendo degli STO (Sistemi Territoriali Operativi) ovvero: le ripartizioni territoriali, interne agli ATO, che consentono l’organizzazione dei servizi in base alle diversità territoriali. Apertura questa significativa visto che buona fetta di sindaci si era rifiutata di apporre la firma alla convenzione perché ritenuta immodificabile e di assoluto rigore soprattutto in materia di tariffe e costi di manutenzione. Spese che a quanto pare saranno ripartite in base all’entità numerica della popolazione. Durezza che si fa imposizione, ma anche chiara vittoria – dei sindaci non firmatari - quando Romano di uniformarsi al più presto alla legge, pena: l’omissione d’ufficio.
Quando poi si tocca il tasto dolente delle estrazioni petrolifere, un savonaroliano Romano, senza mezzi termini scarica la responsabilità dalle spalle della Regione, coinvolta solo per valutazione dell’ impatto ambientale( VIA) e detto si solo alla fase non invasiva. “L’atto finale – spiega – spetta del governo e al Ministero dello Sviluppo Economico, inoltre è stato lo stesso Renzi nello ‘Sblocca Italia’ a voler dedicare un capitolo a se sull’argomento e accelerare in maniera significativa il processo”. Ultima ma non per ordine d’importanza è stata la discussione riguardante la Diga di Campolattaro, dove Romano, diversamente da Colasanto è apparso abbastanza scettico e assicurato che ancora nessun si è stato espresso alla Rec – Repower e ribadito – anche qui – che il si definitivo spetta al Ministero delle Infrastrutture. Discussione questa che ha visto nella giornata di ieri assicurarsi – in una nota stampa – alcune precisazioni del Commissario straordinario Cimitile,: “A 45 anni dall’avvio de progetto voluto dalla Cassa del Mezzogiorno, i 125 milioni di m³ d’acqua presenti nell’invaso siano letteralmente inutilizzati. Cimitile inoltre ritiene quindi necessaria l’infrastrutturazione per abbattere la costante crescita del fabbisogno idrico potabile della provincia. Le stime infatti riporterebbero la divisione in questo modo: 26 milioni di m³ destinati al consumo irriguo per aree agricole, 29 milioni di m³ a scopo idrico-potabile, 5 milioni di m³ destinati allo scopo industriale, altri 25 milioni di m³ invece saranno destinati alla sopravvivenza dei corsi d’acqua sanniti, altri 40 milioni rimarrebbero poi nell’invaso di Campolattaro salvaguardando così l’Oasi naturalistica”. L’incontro è stato dunque tutt’altro che proficuo, visto che nessun passo in avanti è stato fatto sui due tempi che più preoccupano i cittadini sanniti. La miriade di iniziative nate a salvaguardia del territorio sembrano proprio per la loro frastagliata paternità politica poco incisive e non scevre da qualsivoglia vena polemica. Lo slancio d’amore per la propria terra sembrerebbe lodevole, ma viene da chiedersi perché solo ora?

Michele Palmieri

Colasanto??? Ha avuto un momento di LUCIDITA'? Ma รจ sicuro che era lui? Er Monnezza (Caldoro) come al solido se ne fotte...Forza Italia!! tremendo   63 -  - 

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