Provinciali. Nista: 'Io dalla parte opposta a chi favorisce parenti e sodali'

NOSTRO SERVIZIO- Le elezioni provinciali di secondo livello non hanno fatto altro che accendere i riflettori, qualora ve ne fosse ancora bisogno, sugli equilibri politici, sui rapporti tra singoli e partiti in corso nel Sannio.
E’ cronaca di questi giorni, la frizione tra il gruppo Ncd-Udc e Forza Italia. Insieme, sostengono il candidato alla presidenza della Rocca, Giorgio Carlo Nista.
A lui abbiamo chiesto cosa pensa di questo stato di cose. Per il sindaco di Colle Sannita, si tratta di “normali azioni tra competitori”. Insomma, politici locali in gara l’uno contro l’altro per uno scranno da consigliere, fermo restando che, ne è convinto Nista, “lotteranno per la stessa causa”, cioè la vittoria di una coalizione che si oppone allo strapotere PD in provincia di Benevento.
E, a proposito di Partito Democratico, l’ex assessore alla Cultura della Provincia, ricorda di essere stato tra i fondatori, ma anche di non potersi più riconoscere nella squadra oggi guidata da Renzi, men che meno nel Sannio. E, allora, si chiede: “Sistemare parenti e sodali è di destra o di sinistra? Bene, io sono dalla parte opposta rispetto a chi utilizza certi metodi, o meglio, sono dove sono sempre stato. Ho sempre dato risposte ai cittadini, senza guardare alle appartenenze partitiche. Decidete se questo è di destra o di sinistra”.
A Claudio Ricci, contendente per il ruolo di presidente dell’Ente, formula i migliori auguri, ma giudica “disdicevole” l’affermazione del sindaco di San Giorgio sul centrodestra: “E’ un’armata Brancaleone”. “Mi gurderei bene – risponde Nista – dall’indicare così gli avversari”.
Oggi, il sindaco del Comune di Colle Sannita, promotore qualche tempo fa di un referendum che proponeva l’annessione alla Provincia di Campobasso, sostiene che non ci sono più quelle condizioni, ma si dice convinto che “una riflessione sul Sannio vada avviata”.
Infine, quando gli chiediamo un pronostico, risponde: “Non faccio mai calcoli. Ho fatto quel che mi sentivo di fare, nella massima serenità”.