Comparto vitivinicolo: Perl la Fai Cisl un'occasione di sviluppo

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Il Sannio beneventano detiene il primato regionale di possesso di oltre il 40% dell’intero patrimonio ampelografico campano aumentando fino al 50% l’aliquota di prodotto-vino che proviene dalla “Campania Felix”. Qui vi sono le 3 più grandi cantine sociali della regione e forse tra le più grandi e qualificate del Mezzogiorno d’Italia. In occasione della Falanghina Felix a Sant'Agata de' Goti, la Fai Cisl è intervenuta con una nota per analizzare il comparto vitivinicolo sannita e suggerire alcune soluzioni. "Esse dichiara la Fai Cisl - hanno svolto, nel tempo, un ruolo socio-economico di insostituibile valore sociale (appunto!) a favore di quelle centinaia e centinaia di soci conferitori non vocati all’autoproduzione del vino. Ciò, se da un lato ha un po’ compresso un più rapido sviluppo delle produzioni di alta qualità, dall’altro ha consentito il mantenimeto della leadership sanita nel settore. Negli ultimi decenni, tuttavia, è stato operato un grande sforzo dal nostro sistema delle piccole e medie imprese vitivinicole per destinare, con opportune progettazioni enologiche sia in cantina che in campo, quote sempre più rilevanti di vino alla produzione di qualità medio alta. Prova ne sia la recente acquisizione della prima DOCG del Sannio con l’altrettanto famoso ed apprezzato Aglianico del Taburno".
"La FAI-CISL ha sempre apprezzato e sostenuto entrambi i “comparti”: quello delle Cooperative Sociali (La Guardiense di Guardia Sanframondi, il paese dei riti settennali dell’Assunta, la Cantina del Taburno del Consorzio Agrario Provinciale a Foglianise e la Cantina Sociale di Solopaca, paese nella media Valle Telesina) con le sue qualificate maestranze, e quello dei “vignerons indepéndant”, come li chiameremmo se fossimo in Borgogna." E tra quest’ultimi, negli anni più recenti, si è avviato un percorso associativo attraverso la nascita di più di una Associazione di tutela e di promozione eno-turistica "la più qualificata ed attiva delle quali è il Consorzio SAMNIUM del Presidente Libero Rillo e del direttore Nicola Matarazzo. La FAI-CISL pone non poche speranze ed auspici proprio nell’ulteriore sviluppo di tali forme associate tra produttori, conferitori, imbottigliatori che – alla lunga – potranno essere capaci di aumentare la base occupazionale del vitivinicolo o, quantomeno, di evitare fenomeni di depauperamento ed ulteriore spopolamento, umano ed occupazionale, delle aree rurali e di montagna. A partire dalle cose, piccole o grandi, ma “concrete”. Ci permettiamo di suggerirne una, proprio riprendendo il tema della Falanghina: la realizzazione, nel Sannio, di un impianto consortile di spumantizzazione con metodo Martinotti (rifermentazione in autoclave). Non meno dei cugini irpini Fiano e Greco, i vini ottenuti da uve Falanghina si prestano moltissimo alla trasformazione in ottimi spumanti: tante nostre imprese, piccole e grandi, lo hanno dimostrato con i recenti successi delle “bollicine” made in Sannio. Ma questi vini base sono quasi sempre costretti a lunghi viaggi alla volta della Marca trevigiana o di altri areali del Nord Italia dove esistono moltissimi impianti di questo genere. Perché non provare a realizzare un impianto tutto sannita e disponibile per i produttori consorziati? Qualcuno potrebbe calcolare anche il positivo impatto occupazionale che esso avrebbe? Di questi tempi anche poche unità lavorative in più sarebbero manna dal cielo per un territorio martoriato come il Sannio".
"La FAI di Benevento crede molto all’economia che potrà generare, nei decenni futuri, il comparto agro alimentare nel Sannio; questa è la ragione per cui auspichiamo un coerente sviluppo delle politiche di sostegno a tutti i redditi in agricoltura: quelli dei Coltivatori Diretti come quelli dei loro braccianti mezzadri e coloni. In questo senso va rapidamente definito il rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale del settore. L’impegno sarà quello di favorire anche in agricoltura l’ulteriore consolidamento e sviluppo di un sistema di strumenti bilaterali tra imprese e sindacato tale da favorire l’implementazione tra i “fattori” di questa economia primaria. Sarà per noi della FAI-CISL argomento quotidiano, ma … a partire da domani: per oggi godiamoci un ottimo e fresco calice di Falanghina sannita: Prosit!"



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