Comune di Benevento, Fioretti (PD) chiede chiarimenti su impianti di depurazione e blocco edilizia

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Floriana Fioretti Floriana Fioretti

Il consigliere comunale del Partito Democratico Floriana Fioretti ha depositato una interrogazione indirizzata al sindaco Clemente Mastella e agli assessori ai Lavori Pubblici (Pasquariello), Urbanistica (Reale) e Attività Produttive (Ambrosone) sulla vicenda che ha indotto il Comune al blocco di permessi a costruire, agibilità e autorizzazioni in assenza di un impianto autonomo di depurazione.

"Premesso che - scrive la Fioretti - la decisione del Comune di Benevento di vincolare l’ammissibilità all’istruttoria delle domande di concessione di nuovi permessi di costruire, di permessi di abitabilità (oggi con SCIA), di autorizzazioni all’inizio o continuazione di qualsiasi attività commerciale, artigianale e industriale, per tutti gli immobili non serviti dai depuratori attualmente in funzione (Capodimonte, Pontecorvo, Ponte delle Tavole e Zona Asi), all’acquisizione preventiva di un progetto di autonomo impianto di depurazione, ha determinato uno stallo dell’economia e dell’edilizia cittadina, con pesanti implicazioni tecniche ed economiche per gli operatori del settore; considerato che - aggiunge la consigliera del Pd - un provvedimento così restrittivo, anche se consequenziale alla notifica del decreto di sequestro preventivo n.1924/2017 emesso dall’Autorità giudiziaria, avente ad oggetto alcuni scarichi fognari della città di Benevento e che, di fatto, obbliga l’Amministrazione comunale ad esercitare con il massimo rigore le proprie competenze in materia di permessi e autorizzazioni legati a progetti ed attività non dotati di autonomi impianti di depurazione, sta letteralmente paralizzando l’intero comparto edilizio e l’operatività di architetti, ingegneri, consulenti, commercialisti e professionisti che assistono utenti per il rilascio di permessi e autorizzazioni, bloccando e/o rallentando le procedure per nuove aperture e per interventi su locali o attività già esistenti".

Floriana Fioretti chiede pertanto di sapere: se siano state valutate o implementate procedure tecnico-amministrative uniformi ed omogenee per rendere meno gravoso l’iter di definizione delle procedure edilizie e delle autorizzazioni sopracitate; se siano state ipotizzate soluzioni giuridiche, anche in contraddittorio con i competenti uffici, per interventi alternativi alla progettazione e realizzazione di un impianto di depurazione autonomo, atteso che quest’ultima soluzione comporta disparità di trattamento dei cittadini e degli utenti; se sia stata vagliata la sostenibilità finanziaria rispetto all’eventualità di proporre lo scomputo dagli oneri di urbanizzazione, dei costi della depurazione privata che cittadini e imprenditori devono sostenere; e infine quale sia lo stato dell’arte del depuratore cittadino, quali i tempi di definizione e cronoprogramma delle procedure con riparto delle competenze.



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