Conclusa la quinta edizione di IMUN-United Network. Importante riconoscimento per due ragazze di Benevento

12:3:26 7191 stampa questo articolo
IMUN - Italian model for United Nation IMUN - Italian model for United Nation

Si è respirata aria di ufficialità, ma coinvolgente ed entusiasmante per i ragazzi che hanno partecipato alla giorrnata conclusiva dei lavori della quinta edizione di IMUN- UNITED NETWORK,  svoltasi ieri mattina, sabato 21 gennaio, al Teatro Acacia di Napoli.

Seicento studenti campani hanno preso parte alla più grande simulazione di processi diplomatici in Italia. Dopo due giorni trascorsi nelle sale del Maschio Angioino ad elaborare strategie negoziali nelle vesti di  diplomatici delle Commissioni Sochum e Uhncr per problematiche attinenti all'Agenda ONU, i giovani ambasciatori hanno idealmente votato le  risoluzioni migliori con un fervore che ci auguriamo possano trasferire  nella loro futura vita professionale, indipendentemente dal ruolo che  potranno avere in società. Lo staff IMUN, guidato da Ilaria Pepino, secretary general per IMUN, ha avuto l'importante ruolo di orientamento e animazione. Grazie al loro impegno gli alunni beneventani del Liceo scientifico Rummo - accompagnati dalla referente del progetto, la professoressa Sonia Caputo - e dell'Istituto Paritario "De La Salle" hanno conseguito l'ambito riconoscimento di delegate con "honorable mention". Si tratta di Sara Maietta della 3 BC del Rummo e della giovanissima Leda Rossi, prima media al De La Salle

Presenti alla manifestazione autorità cittadine e internazionali a sostenere la valenza del progetto. Accanto a Angela Procaccini, assessore al Lavoro e Enrico Panini, alle Attività Produttive del Comune di Napoli, i consoli Mary Allan Countryman per gli USA, Jean-Paul Seytre, console generale per la Francia e Viktor Hamotski, console generale per l'Ucraina.

A tutti i partecipanti è stato riconosciuto il merito di aver seriamente partecipato all'iniziativa e di aver dato un encomiabile supporto all'analisi delle problematiche, che ha prodotto le risoluzioni votate nella mattina di ieri sui temi del traffico illegale dei bambini e sulla crisi dei rifugiati in Europa. I consoli, intervenuti a sostenere l'iniziativa, hanno avuto parole di encomio per i ragazzi. "Mi complimento per la grande capacità comunicativa, per l'utilizzo degli stessi strumenti negoziali che noi usiamo nelle attività diplomatiche e per aver affrontato anche le stesse tematiche", ha detto la console americana. Poi ha ringraziato docenti e genitori, che hanno creduto nella bontà dell'offerta formativa di United Network e invita gli studenti che decideranno di frequentare l'università di Napoli ad informarsi sui tirocini trimestrali e semestrali offerti dall'ambasciata USA.

"Ritrovo in voi un poco di me", ha esordito il console generale francese. "Anch'io volevo servire il mio Paese, confrontarmi con altre culture e partecipare alla governance internazionale". Ai ragazzi, timorosi di fronte a tanta disarmante professionalità, ha rivolto parole di incoraggiamento, "Se io ce l'ho fatta, senza avere alcun riferimento familiare, potete farcela anche voi". Poi rievoca le sue esperienze di diplomazia internazionale a Bruxelles e a Ginevra e le lunghe notti di trattative interminabili, a sottolineare che la realizzazione di sogni ambiziosi richiede duro lavoro. "Essere ambasciatori vuol dire prioritariamente avere capacità di ascolto empatico e ricerca del compromesso", ha aggiunto.

Toccanti le parole del console Hamotski, che con un velo di commozione ha dichiarato: "10.000 morti, tra cui molti civili, sono la triste conseguenza della mancata capacità negoziale", invitando poi i giovani delegate ad essere intellettuamente onesti. "Qualsiasi sarà il vostro lavoro, sappiate sempre combattere i soprusi e la sopraffazione nel rispetto dei grandi valori della pace e del rispetto della dignita umana", ha concluso. 

Il messaggio è condivisiso dall'assessore Panini. "Trovare spazi di mediazione" - ha affermato - "vuol dire entrare in sintonia con le ragioni, con la storia e l'identita dell'altro", insistendo sulla necessità per il nostro Paese di costruire un'etica nazionale. "Nel mondo globalizzato, Paese è il mondo i cui confini sono quelli del pianeta. Passare il testimone ai futuri cittadini del mondo è compito degli adulti e formatori di oggi".

L'assessore al Lavoro ha promesso che per il prossimo anno si impegnerà a trovare una location piu ampia, che possa ospitare tutti i delegate in un'unica struttura, per consentire a tutti di conoscersi, creare amicizie,prima ancora che alleanze internazionali, sviluppare capacità comunicative e negoziali, che sono alla base della dialettica negoziale, in qualsiasi contesto ci si trovi ad operare.

Carmen Chiara Camarca



Articolo di Scuola / Commenti