Consiglio comunale saltato per mancanza numero legale. L'opposizione tuona: 'Tornare subito al voto, gruppo Pd lacerato'

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Rinviata per mancanza del numero legale la seduta del Consiglio Comunale in programma stamani. Nei prossimi giorni la Conferenza dei capigruppo fisserà la nuova data in cui si terrà l’assise consiliare. All’ordine del giorno, com’è noto, vi erano i seguenti punti:

1) Commissioni Consiliari: sostituzione componenti.
2) Modifica art. 35 comma 9 e art. 36 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale.
3) Permesso di costruire in deroga al PUC vigente ex art. 14 del DPR 380/2001, per realizzazione opere di completamento e valorizzazione del sito archeologico rinvenuto all’interno del plesso ospedaliero “Sacro Cuore di Gesù” Fatebenefratelli di Benevento.
4) Censimento delle cave abbandonate ( ai sensi dell’art. 30 della L.R. 54/1985), chiuse, attive e abusive presenti sul territorio comunale di Benevento.





"Per l'ennesima volta la maggioranza, che oramai non governa Palazzo Mosti, ha dimostrato tutta la sua inconsistenza. Dopo ben due ore e mezza dalla convocazione della seduta consiliare non è stata capace di "racimolare" i consiglieri necessari a garantire il numero legale. Una abbondante faccia tosta e la consueta protervia hanno anche impedito a Pepe & Co. di chiedere alla minoranza, presente in aula, di poter consentire l'inizio delle operazioni consiliari". Così una nota del gruppo di minoranza al Comune di Benevento riguardo al consiglio comunale in programma stamane alle 9 a Palazzo Mosti: "La scelta dei consiglieri di minoranza - si legge nella nota - che hanno ritenuto di non rispondere all'appello, è stata dettata da un atteggiamento che oramai si ripete con costanza. Non è più tollerabile, infatti, rinviare le questioni da discutere solo per le bizze interne al Partito Democratico Sannita lacerato da ormai più che evidenti scontri interni (Elezioni Regionali docet). Tale modus operandi si ripete quotidianamente anche nelle Commissioni Consiliari dove, rispetto ad una minoranza che produce idee e progetti, offrendo responsabilmente il proprio contributo, si assiste alla costante chiusura al dialogo e al continuo ostruzionismo rispetto a richieste legittime di documentazione (Piano Generale degli Impianti pubblicitari docet). Di fronte a tali sistemi e ad una città oramai abbandonata a se stessa pensiamo che non vi sia altra soluzione che "ri-dare" la parola agli elettori perchè restituiscano dignità al governo della nostra città e alla comunità amministrata".



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