Contributi scolastici, l'Unione Nazionale Consumatori chiarisce che sono volontari

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Dopo le iscrizioni e l’approvazione del programma annuale torna all’attenzione della cronaca il "contributo volontario scolastico", richiesto ordinariamente alla domanda di iscrizione. L'Unione Nazionale Consumatori affronta l'argomento spiegando che "Il contributo 'volontario' si presenta sottoforma di bollettino consegnato alle famiglie nel momento in cui queste devono iscrivere i ragazzi all'anno scolastico successivo. La richiesta delle scuole è quella di soldi per attività extracurriculari (laboratori, corsi di recupero e consolidamento, pagamenti di insegnanti aggiunti a completamento dell'offerta formativa), che di fatto rivestono un'importanza sempre maggiore nelle attività dell'anno scolastico e di cui è sempre più difficile farne a meno". La legge stabilisce che i contributi per l’arricchimento dell’offerta culturale e formativa degli alunni possono dunque essere versati dalle famiglie solo ed esclusivamente su base volontaria. "Pertanto - spiegano dall'Unione Consumatori - non è illegittimo che le scuole richiedano un contributo, ma lo è ove lo pretendano obbligatoriamente, magari persino subordinando l’iscrizione, l’esame o altra prestazione al versamento dello stesso e che non è corretto destinarlo alle ordinarie spese di funzionamento. Inoltre, è possibile detrarre le donazioni se effettuate "tramite banca o ufficio postale" o nelle altre modalità indicate, riportando nella causale che esse sono vincolate ad uno o più fini. Quindi, dal momento che le richieste che la scuola rivolge alle famiglie non possono né debbono essere coercitive, occorre che le stesse siano altresì trasparenti in ottemperanza ad un preciso obbligo normativo e cioè che la scuola informi sulla volontarietà e sulla detraibilità/deducibilità. Inoltre l’utilizzo di tali importi deve essere condiviso nelle finalità e rendicontato, specificando, alla fine di ogni esercizio finanziario, le spese coperte. Vi influisce anche certamente la mancanza di preparazione adeguata dei genitori eletti in consiglio di istituto che non sempre hanno competenza, ma anche l’opportunità pratica, per leggere e comprendere i documenti contabili. In particolare, come si è detto, insieme alla chiarezza nell’informazione relativa alla volontarietà ed alla possibilità di detrazione due elementi essenziali sono la finalizzazione degli introiti e la rendicontazione delle spese. Dalle numerose segnalazioni raccolte finora - dicono dall'Unione -  in merito alla scorretta modalità di presentazione della richiesta di pagamento da parte delle istituzioni scolastiche a carico delle famiglie l’Unione Nazionale Consumatori di Benevento è pronta a battersi per una maggiore trasparenza nell'utilizzo delle risorse e per una rinnovata chiarezza nelle motivazioni da parte delle scuole. E’ pronta, inoltre, ad accogliere ogni reclamo nel rispetto della libertà di ogni famiglia di scegliere se aderire oppure no".



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