Conversazione con Gennaro Rispoli alla Fondazione Gerardino Romano

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Fondazione 'Gerardino Romano'Fondazione 'Gerardino Romano'

Mercoledì 13 dicembre, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano a Telese Terme, ospita il professor Gennaro Rispoli, chirurgo, storiografo della medicina e fondatore del Museo delle arti sanitarie. 

All’incontro, coordinato dal professor Felice Casucci, si parla di “Caponapoli” una delle zone di Napoli 1 a ridosso del centro storico; si tratta più precisamente della vecchia e settecentesca insula dei monasteri, con l’avanzare dell’era liberale e fascista, assieme alla vicinissima Sant'Andrea delle Dame, è diventata la zona delle cliniche universitarie, assumendo la forma definitiva di un isolato posto all’apice del colle di fronte alle alture di Fonseca, Stella e Materdei. Il suo epicentro urbanistico ruota attorno alla storia architettonica del bastione degli Incurabili e della chiesa di Sant’Aniello, posta in alto, nel luogo detto della Carraria.

All’interno del Museo delle arti sanitarie di Napoli sono racchiusi i tesori come antichi ferri chirurgici, strumenti medici d’epoca come microscopi e clisteri, farmacie portatili, macchine anatomiche del Settecento in cartapesta, stampe e libri. Splendidi oggetti che non rappresentano solo la storia e l’evoluzione della medicina, ma che sono anche strumenti medici di straordinaria fattura, lavori di artigiani che operavano a stretto contatto con dottori-committenti esigenti e pignoli. Gran parte di queste opere apparteneva all’ospedale e ad alcuni locali come la farmacia, la chiesa di Santa Maria del Popolo, la cappella Montalto e l’orto dei medici. Oggetti scientifici esposti come se fossero opere d’arte nei luoghi in cui si fondò la Scuola Medica Napoletana, di cui observatio et ratio sono i capisaldi, raggruppati grazie alla collaborazione con la Asl di Napoli 1.

Oltre cento pezzi esposti in nove bacheche, raccolti dal chirurgo e cultore di storia della medicina Gennaro Rispoli. Il museo si trova in alcuni locali dell’ex Monastero delle Convertite, noto anche come Monastero delle Pentite, a sua volta collocato all’interno del celebre Ospedale degli Incurabili. Inaugurato nel 2010 dopo un’esposizione realizzata per festeggiare la fondazione dell’ospedale, ha incarnato un’idea di cui vi era già traccia alla fine del XIX secolo quando, il socio bibliotecario della Reale Accademia Medico-Chirurgica di Napoli Gennaro de Rosa, spostò nel locale accademico, situato accanto alla storica farmacia, la sua biblioteca. I cimeli medici sono divisi in quattro sale espositive intitolate ad alcuni dei più importanti luminari scientifici del passato. 



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