Coppa Italia. Il Benevento vince e passa il turno. Doninelli e Padella stendono la Correggese

20:17:14 1948 stampa questo articolo

“ Ho messo via, un bel po' di cose ma non mi spiego perché io non riesca a metter via te”. È questa la citazione giusta da affibbiare agli stoici tifosi della Sud, che dopo ottantacinque giorni di pausa forzata tornano al "Vigorito" e fin dal fischio d’inizio con cori possenti inneggiano la squadra. Di fronte la Correggese, squadra cara al rocker emiliano Luciano Ligabue.
Sarebbe da stupidi dare ora un giudizio completo sul Benevento, dal quale comunque, ci aspettavamo qualcosa in più. Ribolle il "Ciro Vigorito" e risentono tanto del clima torrido le squadre in campo che il bel gioco. Il Benevento parte contratto e cede nei primi minuti agli ospiti l’onore di condurre il gioco, che però non porta frutti agli uomini di Bagatti.
I primi 20’ del primo tempo, sono di una noia mortale e sono più le insicurezze del portiere ospite Noci a regalare emozioni che le sortite offensive di Eusepi e compagni. All’ 8’ è Celjak ad essere pericoloso con un cross innocuo che l’estremo ospite blocca in due tempi. Al 16’ invece c’è una buona verticalizzazione del Benevento: fallo a centrocampo ai danni di Eusepi, Melara lavora un buon pallone sul vertice basso dell’area passaggio al centro e Marotta che in ritardo manca il tap in vincente . Due minuti dopo è Lucioni a farsi vedere in avanti, che approfittando di un’uscita maldestra di Noci sfiora la palla senza inquadrare la porta su cross lungo di Som. Nonostante sembri che sia il Benevento a fare la partita, la Correggese ingabbia bene i giallorossi a centrocampo e lavora di buona lena per chiudere tutti gli spazi. Al 21’ Eusepi protegge palla in area di rigore, la cede a Campagnacci che viene anticipato in angolo da Bertoli. Al 25’
cross dalla metà campo di Doninelli per il taglio di Melara che anticipa Noci in uscita palla in out. Passano altri due giri di lancette ed è Marotta che si traveste da fantasita: riceve e scarica per l’accorrente Celjak, dribbling secco su Bigolin e tiro ad incrociare che sfiora di poco il palo alla destra di Noci. Il Benevento non punge più di tanto, ed è allora la Correggese a movimentare il match con un tiro dalla distanza di Serrotti che finisce alto sulla trasversale. Al 30’ il Benevento però va davvero vicino al vantaggio: Agyei detta i tempi recuperando e impostando il contropiede, Marotta si propone e riceve, assist per Eusepi che sbaglia l’aggancio allungandosi il pallone e facilitando l’uscita di Noci. Al 39’ il primo episodio chiave: Bigolin stende ai limiti dell’area Eusepi, il fallo è da ultimo uomo ma il signor Viotti di Tivoli lo grazia mostrandogli solo il cartellino giallo. Sugli sviluppi del calcio piazzato Campagnacci colpisce la traversa.
Sembrava scivolare via tranquillo il primo tempo, quando al 45’ la Correggese approfitta di una dormita colossale della difesa giallorossa. A salvare la Strega è Piscitelli che si esalta sul colpo di testa ravvicinato di Chiurato su assist di Selvatico, mentre sulla respinta l’accorrente Cecconi sbaglia clamorosamente il goal da due passi. Il Benevento e fa gli dovuti scongiuri e ringrazia. Pronti via e la Correggese resta in dieci uomini: Agyei ruba palla e imposta, Marotta in velocità viene steso da Bigolin, doppio giallo ed espulsione dando avvio così alla girandola di cambi. Gli emiliani infatti al 52’ effettuano il primo cambio esce Cecconi entra Ziliani dando così maggiore densità al centrocampo. Al 53’ il Benevento in avanti recupera applausi: Som crossa, Lucioni fa da torre per Marotta che in rovesciata manda alto. Al 63’ primo cambio anche per la Strega esce uno stremato Agyei ed entra Mancosu, Brini preferisce la qualità alla quantità.
La svolta, Marotta scambia con Eusepi che è spalle alla porta, quest’ultimo cede il pallone a Doninelli, destro a giro sul secondo palo che batte Noci. Al 64’ Benevento 1 Correggese 0.
Bisogna dopo il goal aspettare circa dieci minuti prima di rivedere un’azione. Celjak spintosi in avanti ha un diverbio tattico con Eusepi, non rientra e Ziliani gli ruba il tempo entrando prepotentemente in area di rigore, il suo tiro si spegne fortunatamente sul fondo. Immediato è il capovolgimento di fronte: Som si accentra, appoggio per Campagnacci che scarica a Melara tiro di prima intenzione, alto.
Nei 10 minuti successivi da annotare sono solo i cambi e qualche pallone perso clamorosamente a centrocampo da entrambe le formazioni. Al 74’ la Correggese sostituisce Lari Varini e al 77’ il Benevento fa rientrare Eusepi per buttare nella mischia Montini. Al 78’ Ultimo cambio per gli ospiti, esce Bouhali ed entra Lazzaretti mentre all’82’ Brini fa la sua ultima moss, esce Campagnacci entra Kanoute.
Passa un minuto dal suo ingresso in campo ed il giovane talentino della Strega si mangia uno dei goal più facili: Melara, lavora un buon pallone sull’out di destra e crossa, la palla taglia completamente l’area di rigore senza che nessuno tenti d’intervenire. Alle spalle di tutti ecco che arriva Kanoute che però mette troppa forza sparando alle stelle il pallone, proprio nel giorno di San Lorenzo: sarà un devoto. La Correggese non si arrende e Manes ci prova con un bel tiro al volo su cross di Ziliani, Piscitelli è attento e blocca senza patemi. Passano trenta secondi ed il Benevento è di nuovo in vantaggio: calcio d’angolo battuto da Mancosu, uscita maldestra di Noci, Padella con un destro al volo fa 2 a 0. La partita finisce praticamente qui, anche l’arbitro decreta altri 4’di recupero.
Benevento batte Correggese 2 a 0 accedendo al secondo turno di TIM CUP in programma domenica 17 agosto a Chiavari contro la Virtus Entella. Un Benevento di sicuro non brillantissimo a tratti stanco poco lucido e cinico. Evanescente Eusepi che ancora non riesce ad entrare nel vivo del gioco, bravo Padella sempre attento e pericoloso meno Lucioni in qualche occasione ha lasciato trapelare alcune sbavature. Campagnacci è completamente fuori ruolo ed è impossibile per lui sostenere sia la manovra d’attacco che il ripiegamento difensivo. Sicuro all’esordio da titolare Piscitelli, meno geometrie da parte di Doninelli mentre Melara sembra già in buona forma.

Michele Palmieri



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