Corona rampogna stampa, magistrati e politici locali: disinteresse su possibile azione della P3 nel Sannio

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Un comunicato stampa per attaccare tutta la stampa… locale. Lo ha scritto Gabriele Corona, presidente dell’associazione Altrabenevento a proposito della cosiddetta P3, il sodalizio indagato dalla Procura di Roma. Non solo gli operatori dell’informazione nel mirino di Corona, ma anche “forze dell’ordine, politici e magistrati“, a suo avviso distratti o distanti dalla vicenda che ha avuto vasta eco nazionale. “Da tre mesi - ricorda Corna -, tiene banco sulla stampa nazionale l’ultimo scandalo della P3, la presunta nuova loggia massonica segreta che, secondo la Procura della Repubblica di Roma, sarebbe intervenuta per assegnare incarichi ad alti magistrati, imporre la candidatura del presidente della Regione Campania, pilotare la nomina di ispettori del Ministero della Giustizia, favorire gli affari degli impianti eolici, incidere sul Lodo Alfano e il rinvio a giudizio di Nicola Cosentino, coordinatore del PDL della Campania“.

Corona rimarca i “coinvolti a vario titolo", tra massimi dirigenti del PDL e ed esponenti governativi (nazionali e regionali) del medesimo partito, nonché vari alti magistrati. Anche se “a reggere le fila del sodalizio, secondo la Procura di Roma, erano in tre, Flavio Carboni, Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi, arrestati l’8 luglio scorso“.

Corona poi fa una serie di accostamenti tra le attività degli indagati e persone e società riferibili al Sannio. Innanzitutto citando “intercettazioni dei carabinieri” in relazione ad holding interessati a vari affari nel campo della produzione d’energia, sia in essere che in ipotesi di contestata realizzazione nella città di Benevento.

Procedendo per associazioni e accostamenti, Corona tira in ballo anche la deputata Nunzia De Girolamo, coordinatrice del PDL del Sannio, a suo dire, chiamata in causa da Martino, per essere stata presente a un incontro tra un esponente della cosiddette P3 e il presidente del Consiglio, nonostante lo stesso Corona riconosca e affermi contestualmente che “la De Girolamo ha prontamente smentito“ tale circostanza.

Poi, l’attacco ai beneventani: “Il terzo reggente della P3 è Pasquale Lombardi, geometra, componente delle Commissioni tributarie ed ex sindaco democristiano di Cervinara, paese in provincia di Avellino ma molto vicino a Benevento. Era lui, secondo la Procura di Roma, a tessere la fitta rete di rapporti confidenziali con giudici costituzionali e dirigenti politici per aggiustare i processi, orientare le nomine dei magistrati e condizionare le indagini che riguardavano i suoi amici.

Come ha fatto? Se lo chiedono in tanti ed in tutta Italia, ma non a Benevento. Nessun giornalista locale si è incuriosito e nessun politico ne parla, anche se in molti lo conoscono e lo hanno frequentato.  Lombardi sostiene di aver conosciuto molti magistrati grazie al cugino, Giuseppe Faraone, procuratore della Repubblica di Benevento 30 anni fa. Come ha fatto da allora a coltivare tanti importanti rapporti con la magistratura al punto, come egli stesso ricorda, da riuscire a far nominare anche i procuratori di Avellino ed Isernia, al confine con Benevento?”.

Non si ferma qui Corona e aggiunge: “Il magistrato che ha fatto arrestare Lombardi gli contesta di aver ‘sviluppato una fitta rete di conoscenze nei settori della magistratura e della politica, da sfruttare per i fini segreti del sodalizio, e ciò anche grazie all'attività di promozione di convegni e di incontri di studio realizzate per il tramite dell'associazione culturale denominata ‘Centro studi giuridici per l'integrazione europea diritti e liberta‘, gestita da Lombardi in qualità di segretario.

Famoso è il convegno organizzato a settembre 2009 in Sardegna sul federalismo, al quale il quotidiano Libero ha dato grande risalto pubblicando le spese ed i nomi dei numerosi ospiti, tra i quali anche il dottor Giovanni Tartaglia Polcini, sostituto procuratore della Repubblica di Benevento. Ma questo, naturalmente, non vuol dire che il magistrato beneventano sia colluso con la P3“. Pur tuttavia, Corona ha ritenuto di menzionarlo in questo suo comunicato. Con lo stesso magistrato sannita, peraltro, lo stesso Corona ha anche tenuto dei convegni in materia di legalità.

Nella sua lunga nota, Corona tira anche in ballo i figli di Lombardi, mettendo tra virgolette una dichiarazione del padre Pasquale: ‘Bice, lavora con l'assessore alla Cultura di Napoli. Un altro, Gianfranco, ha appalti con il Ministero della Giustizia e il terzo è architetto e si occupa di perizie per i Tribunali di Benevento, Roma e Napoli‘. Di suo Corona aggiunge: “Il più noto dei tre è Gianfranco, amministratore unico della società IVG - Istituto Vendite Giudiziarie - che, su incarico delle Sezioni fallimentari dei Tribunali della Campania, si occupa di aste per la vendita di beni immobili pignorati che sono notoriamente oggetto di grande interesse per gli usurai. Alla sede di Benevento di IVG, lavora la sorella dell’onorevole. De Girolamo ma questo non vuol dire, ovviamente, che Nunzia sia collusa con la P3“. Viene da chiedere, come nel casi appena riportati della sorella Nunzia e del magistrato Tartaglia Polcini: allora, perché citarla?

Infine, la chiusa di Corona, con la generalizzata accusa a giornalisti, politici e magistrati sanniti: “Naturalmente a Benevento di Pasquale Lombardi, non vuole parlare nessuno, per paura di turbare la generale convinzione della ‘città tranquilla’ immune da grandi collusioni politiche affaristiche. Non ci resta, quindi, che sperare nelle indagini di altre Procure della Repubblica, per fare luce sui possibili collegamenti e interessi della P3 in provincia di Benevento“. Della cui sussistenza evidentemente, il presidente di Altrabenevento poco dubita, molto ipotizza, ma di sicuro, a sua volta, nulla dice.



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