Crisi grano, Coldiretti in protesta: Nel 2016 persi in Campania circa 27 milioni di euro. FOTO

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Protesta grano ColdirettiProtesta grano Coldiretti

Oggi in tutta Italia Coldiretti celebra la giornata del grano. Una protesta per chiedere alle Istituzioni di bloccare il fenomeno speculativo sui prezzi.

Una protesta per chiedere alle Istituzioni di bloccare il fenomeno speculativo sui prezzi, che ne ha causato un crollo spaventoso portandoli al di sotto dei costi di produzione. Coldiretti chiede “trasparenza nell’etichettatura di pane e pasta, due prodotti identitari fatti spesso con grano straniero e spacciati per italiani. C’è chi ha interesse a far sbarcare nei porti grano proveniente da ogni parte del mondo nel momento in cui i nostri agricoltori raccolgono nei campi, con l’obiettivo di far crollare i prezzi”.

“In Campania – informa Coldiretti - c’è un esempio virtuoso di pasta fatta con 100% di grano italiano. Lo stabilimento Voiello di Marcianise (Caserta), che fa capo al Gruppo Barilla, produce pasta con grano di varietà “aureo”, coltivato dagli agricoltori delle province di Avellino, Benevento, Caserta e in parte Foggia. Un esempio positivo che garantisce qualità ai consumatori e risorse vitali alla cerealicoltura. Nonostante questo esempio, sulle oltre 262mila tonnellate di frumento prodotto in Campania nel 2016 c’è stata una perdita di valore di quasi 27 milioni di euro (Fonte: “Bilancio Cereali campagna di commercializzazione 2016/2017” presentato al Mipaaf 26 luglio 2016)”.



Mentre aumenta il costo degli alimentari nel carrello, la deflazione ha effetti devastanti nelle campagne dove le quotazioni rispetto allo scorso anno sono praticamente dimezzate per il grano duro (-42%), calate del 24% per il latte ma anche taglio del 30% per l’olio di oliva e del 15% per le uova. Dati emersi da una analisi della Coldiretti sull’andamento dell’inflazione a luglio, che ha visto rincarare gli alimentari dello 0,6% su base annua in netta controtendenza alle riduzione dei prezzi che si stanno verificando nelle campagne. Dal campo alla tavola i prezzi aumentano di 5 volte per la pasta e di 15 volte per il pane con la forbice che – sottolinea la Coldiretti - si è fortemente allargata quest’anno.



La crisi dei prezzi del grano è sfociata dunque in una giornata di mobilitazione nazionale. Una delegazione di Coldiretti Benevento ha preso parte al presidio organizzato a Potenza, con la presenza del presidente Gennarino Masiello, del direttore Francesco Sossi e del delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Davide Minicozzi.

"Siamo arrivati da Benevento a Potenza - ha detto dal palco Masiello – attraversando un paesaggio straordinario, che senza i campi di grano duro diventerebbe un territorio abbandonato e rischioso. Con il crollo dei prezzi del grano abbiamo subìto due furti, uno di identità e uno di valore economico. Un furto che viene da speculatori che fanno sbarcare il grano nei porti per far crollare il prezzo mentre trebbiamo. C'è una parte di industriali che sono venuti al Sud a prendere i soldi per gli insediamenti produttivi e poi hanno smontato tutto per andare dove il lavoro costa meno, lasciando dietro il deserto. A questa mentalità predatoria noi abbiamo opposto una visione diversa dell'agricoltura e dell'economia. Accanto a noi ci sono i cittadini. Il popolo degli agricoltori, mentre gli altri smontavano, ha tenuto duro e oggi merita dignità. Siamo un popolo libero, che non ha nulla da nascondere. I dati recenti dicono che solo l'agricoltura ha spinto il PIL del Sud negli ultimi anni. Noi diciamo alle Istituzioni che se l'industria riceve soldi pubblici deve dimostrare di acquistare materia prima al prezzo giusto e non al di sotto dei costi di produzione. Il nostro modello identitario è fatto di grano, pane e pasta. E dobbiamo attrezzarci per contrastare questi fenomeni. Dobbiamo chiedere risorse per stoccare il nostro grano e per combattere la speculazione. Noi possiamo guardare negli occhi le Istituzioni e denunciare le cose che vanno male, perché siamo liberi di rispondere solo ai nostri soci. L'agricoltura è l'unica prospettiva di futuro per tanti giovani, che però oggi sono molto preoccupati. Il messaggio chiaro che ci aspettiamo non è una pacca sulle spalle".



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