Dal pacchetto Treu al jobs act. Incontro al Depistaggio con Brancaccio e Treu
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jobs act. foto tratta dal web
L’incontro che vedrà protagonista Brancaccio e Carapella è stato promosso dal Comitato @rticolouno.
Si terrà mercoledì 19 aprile, alle ore 18.30, presso il Centro Sociale Autogestito Depistaggio di Benevento, l'incontro “Il lavoro al tempo dell'euro: dal pacchetto Treu al jobs act, come il biocapitalismo neoliberista sta vincendo la guerra dei ricchi”. Interverranno Massimo Carapella, dell'Unione Sindacale di Base di Benevento, ed Emiliano Brancaccio, economista, Università degli Studi del Sannio. A seguire, dibattito aperto.
Il Comitato @rticolouno, nato in occasione del referendum costituzionale, organizza questo incontro in accordo con le proprie premesse fondative: non solo difesa, ma anche piena attuazione dei principi fondamentali sanciti dalla Carta. Primo tra tutti, la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori.
“Prendiamo in considerazione – spiegano – questa prima parte del terzo millennio, che vede coincidere la vigenza della moneta unica europea con il progressivo smantellamento del sistema di diritti conquistati, nel tempo e a duro, prezzo dai lavoratori. Dal pacchetto Treu al Jobs Act le politiche del lavoro di tutti i governi, di volta in volta rivestite di urgenza “riformatrice” e con almeno l'acquiescenza dei principali sindacati concertativi, hanno perseguito il comune obiettivo di aumentare la precarietà e la flessibilità dei lavoratori, ad esclusivo vantaggio delle imprese. Risultati tangibili per i lavoratori: aumento esponenziale dello sfruttamento fino al limite del disumano, totale incertezza della propria condizione esistenziale e assoluta impossibilità di programmare gli anni a venire. Dall'altro lato, le politiche economiche della tecnocrazia finanziaria europea si sono dipanate sotto l'egida dell'austerità neoliberista, ovvero della riduzione della spesa pubblica, fino all'assurdo inserimento in Costituzione del principio di pareggio di bilancio. Anche qui, il risultato non cambia: drastica riduzione della spesa sociale, svendita a privati di beni comuni e beni pubblici, impoverimento generale della popolazione. Solo a margine noteremo che i soldi per folli spese in armamenti non mancano mai, ma questo è un capitolo che ci riserviamo di affrontare in futuro, anch'esso toccando molto da vicino uno dei punti chiave della nostra Costituzione. Tutto cio' in un quadro di profonda trasformazione del capitalismo, in virtù della sempre più spinta finanziarizzazione e dell'alienazione di valore da ogni singolo aspetto della vita di ciascuno di noi: appunto, biocapitalismo. Di questo, della necessità inderogabile di invertire rotta e di come e che fare intendiamo parlare mercoledì 19. La cittadinanza è invitata a partecipare”.
