De Girolamo attacca sulla moralità di TEL e Boccalone la querela:'Pensi alle telefonate con Pasqualino'

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Nicola Boccalone, uno dei 10 consiglieri comunali beneventani del gruppo ‘Territorio è Libertà’ (staccatisi la settimana scorsa dai 14 complessivi del PDL) ha annunciato querela nei confronti di Nunzia De Girolamo, coordinatrice provinciale del Pdl sannita. De Girolamo in un’intervista al 'Corriere della Sera', apparsa oggi, è andata giù dura, fino a sostenere che all’interno di ‘Tel’ vi sono “elementi di dubbia moralità”. Non solo, la coordinatrice ha anche aggiunto: "Sono una banda di vecchi perdenti  e non accettano che il mio gruppo, giovane e capace, li abbia battuti a ogni elezione".

La deputata davvero non è andata per il sottile, neanche con il punto di riferimento politico dei 10 di di TEL, Pasquale Viespoli, quando ha dichiarato: "Da un anno i 10 sono con Viespoli, ma il grosso del Partito è con me. Viespoli e i suoi si sono schierati contro di me, dalla mattina alla sera, per ragioni personali e dai fedelissimi di Viespoli ho ricevuto un'aggressione quasi fisica".

La De Girolamo è stata molto netta nella reazione alla fuoriuscita: "I due capigruppo di Futuro e Libertà, Viespoli e Italo Bocchino, si detestano e in Campania Viespoli non fa quello che Gianfranco Fini gli chiede". Lo strappo dei 10, però, non l'ha preoccupata: "Silvio Berlusconi conosce la realtà del Sannio e sa che sono una che porta risultati al Partito". Quindi la 'bomba finale': "10 consiglieri fanno rumore, ma non la differenza... Viespoli a Benevento ha fatto il sindaco senza portare alcun valore aggiunto. E poi me lo lasci dire... Tra quei 10 ci sono elementi di dubbia moralità: uno è stato condannato per insolvenza fraudolenta, un altro ha una serie di giudizi a carico, un terzo ha illuso un sacco di lavoratori con una fabbrica... che era un bluff". E Nunzia, in ultimo, non ha rinunciato a una predizione, nefasta per i 10 di TEL: "Almeno 5 di quei 10 consiglieri comunali di Benevento non saranno rieletti, scommettiamo?".

Insomma, nell'intervista al 'Corriere della Sera' c'è di che saltare dalla sedia e Nicola Boccalone non ha atteso molto tempo per rispondere, per le rime, alla deputata. Boccalone ne ha criticato l'attitudine a offendere sul piano personale coloro che pongono questioni politiche, le ha contestato una doppiezza sul alcune tematiche, nonché l'effettivo rinnovamento propugnato. Infine, ha tirato in ballo delle intercettazioni, da poco pubblicate, dallo stesso 'Corriere', che si iferiscono a un colloquio telefonico tra la deputata e Pasqualino Lombardi, l'ex sindaco di Cervinara, noto indagato nell'inchiesta della Procura di Roma sulla cosiddetta P3.

Di seguito il testo integrale della nota consigliere comunale di Territorio è Libertà Nicola Boccalone: “La De Girolamo va querelata! Non merita altro la dose di offese gratuite riportata sulla stampa nazionale. Sostenere che tra i dieci consiglieri comunali fuoriusciti dal PDL, che al Comune di Benevento hanno dato vita al gruppo ‘Territorio è libertà’, ci siano ‘elementi di dubbia moralità’, credo che renda solo giustizia dello stile e della capacità di stare in politica da parte della onorevole De Girolamo.

C’è però anche qualche elemento di positività: la De Girolamo ci tiene alla ‘moralità’, come riporta oggi la stampa nazionale. Questa sì che è una notizia! Eppure, dalle pagine nazionali di pochi giorni fa, si apprende invece ben altro: le intercettazioni pubblicate sul caso P3, le frequentazioni di noti ristoranti romani per convivi non certo goliardici, fanno propendere per una dimensione fortemente garantista.

Su questi temi, anche la recente saldatura con alcuni personaggi locali conferma la doppiezza del ragionamento in ordine al concetto di ‘moralità e garantismo’. Ad una vicenda tutta politica che verte sui temi come la centrale turbogas ‘Luminosa’, la gestione anche finanziaria del partito locale, le scelte di rapporti e vicinanze con particolari esponenti del partito, la De Girolamo ha risposto solo con offese gratuite che vanno ben oltre la vicenda politica, perché toccano la sfera personale, coinvolgendo tutto e tutti senza porsi limiti e freni inibitori”.

“Non lesina offese a nessuno – ha aggiunto Boccalone - coinvolgendo in queste anche noti esponenti della politica locale, come l'ex presidente della Provincia Carmine Nardone (PD, NDR) che, senza pudore, definisce ‘vecchio arnese della sinistra comunista’. Non si capisce però se è allergica al ‘vecchio’ o agli ‘arnesi’. Il dubbio nasce dal fatto che è proprio lei che, in nome del ricambio generazionale, bisboccia non poco con noti esponenti del Pd nazionale, partecipando, con amorevole assiduità, ai campus da questi organizzati. Non sembra disdegnare neanche di concorrere a comporre la corte dei palazzi privati del re.

È disorientata, evidentemente non riesce a digerire il fatto che è lei la principale origine e causa della disgregazione, anche per i rapporti personali, del Pdl sul piano locale. Intanto, il tempo ha fatto emergere la qualità dei rapporti personali e politici: alla De Girolamo il suo ‘caro Pasqualino’ delle intercettazioni telefoniche pubblicate (il riferimento è a un articolo del 'Corriere della Sera' di venerdì scorso in cui compare un'intercettazione telefonica del 2009 - sulle manovre intorno alla vicenda Mondadori - di una telefonata tra Pasquale Lombardi, detenuto per la vicenda P3 e la De Girolamo e nella quale quest'ultima lo chiama 'Pasqualino caro...', NDR) e al sottoscritto il senatore ‘Pasquale’ Viespoli, del quale mi onoro di essere amico e politicamente affine”.



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