De Girolamo vicepresidente Giunta autorizzazioni. Attacco dei grillini: 'E' indagata a Benevento'. La Russa la difende

10/10/2014 10:35:11 4606

“La vicepresidenza della Giunta per le Autorizzazione assegnata a Nunzia De Girolamo coinvolta nelle indagini sull’ASL di Benevento mostrano il volto peggiore di questa attuale classe politica. La De Girolamo è attualmente sotto indagine nel secondo filone d’inchiesta scaturito dalle conversazioni registrate da Felice Pisapia, ex responsabile economico dell’ASL di Benevento. Autorizzerà il suo arresto nel prossimo futuro? Siamo all’apice delle contraddizioni”. A sostenerlo è il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha così espresso il suo "pieno sconcerto" e la "mancanza di qualsiasi etica politica" per la nomina della parlamentare beneventana, che ricopre anche il ruolo di capogruppo alla Camera dei Deputati nel NuovoCentroDestra, a vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni a Montecitorio. La sua nomina è arrivata dopo che Antonio Leone, prima vicepresidente, è stato eletto nel Consiglio superiore della magistratura: “Controllori e controllati - sostengono i grillini - che diventano la stessa persona. Indagati che diventano vice presidenti della Giunta che autorizza a sua volta l’arresto di un deputato. Ci chiediamo chi possa aver mai voluto questa nomina così assurda e indegna”. Così, mentre i deputati e i senatori M5S assicurano che sarà fatto tutto il possibile perché venga cancellata questa nomina per ristabilire un minimo di credibilità nelle istituzioni democratiche, a prendere le difese della De Girolamo è il presidente della Giunta, Ignazio La Russa: "Non ci sono stati e non ci sono nemmeno in prospettiva - ha dichiarato l'ex ministro del Governo Berlusconi - elementi per un procedimento di competenza della Giunta per le autorizzazioni (che peraltro esprime solo una proposta all’Aula) a carico dell’onorevole Nunzia De Girolamo. La nomina a vicepresidente è avvenuta a larghissima maggioranza. Trovo pertanto inutile la polemica sollevata da alcuni membri della Giunta i quali sanno benissimo che, anche laddove si dovessero manifestare situazioni di conflitto d’interesse, ne deriverebbe da parte dell’eventuale interessato il dovere di astensione dal voto”.