De Nigris e Orlando: ‘Confronto pubblico prima delle Provinciali’

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Nazzareno OrlandoNazzareno Orlando

Luigi De Nigris e Nazzareno Orlando, consiglieri comunali di opposizione a Palazzo Mosti, hanno deciso di intervenire nel dibattito sulle prossime elezioni provinciali nella consapevolezza di provenire da schieramenti di matrice diversa che però, nell’ultima tornata elettorale, si sono uniti proprio in difesa di quel territorio di cui oggi tutti parlano. Quando infatti si dette vita al PIT si pensò di creare i presupposti per un progetto capace di andare oltre le singole appartenenze. Oggi, coerentemente a quella scelta, appare coerente ritrovarsi in un fronte comune, sia per fronteggiare il "pensiero unico" dilagante, sia per stimolare un dibattito pubblico che faccia chiarezza anche sulle prospettive politiche di partiti o aggregazioni che in un quadro confuso e disorganico ancora non riescono a dar vita ad un confronto che stenta a decollare. “Nel corso del dibattito consiliare del 29 agosto è emersa la comune volontà di un confronto sui temi che riguardano le ipotesi di sviluppo territoriale. Si è prospettata, dunque, l’ipotesi di poter riaprire un dibattito in tal senso e, come consiglieri di opposizione, abbiamo chiesto che fosse organizzato un Consiglio Comunale aperto, in cui tutti gli schieramenti e coloro che si candideranno alla guida della Provincia potessero discutere pubblicamente delle idee che hanno sul Sannio e sul suo sviluppo. Tale occasione – hanno sottolineato De Nigris e Orlando - contribuirebbe a ridare dignità ad una elezione che, ad oggi, vede in campo solo soggetti che si contrastano e non programmi che si confrontano. L’idea di affrontare il tema del futuro del nostro territorio, mai come in questa fase, risulta determinante per comprendere come poterla sviluppare e tradurla in fatti superando la fase delle buone intenzioni e degli slogan. Chi come noi ha da tempo deciso di intraprendere tale percorso, candidandosi in gruppi che vedevano la ‘questione territoriale’ come prioritaria, non può oggi restarsene in disparte in attesa che altri dettino linee guida o impartiscano indicazioni di voto. Sull'argomento, quindi, non ci si può più attardare o ripetere vecchie ritualità che riesplodono al solo fine di tessere reti autoreferenti mirate a difendere interessi più individuali che collettivi. Almeno stavolta – hanno continuato i due consiglieri - occorrerebbe fare quadrato intorno alle esigenze del territorio e predisporre un comune progetto di sviluppo tra le forze politiche, sindacali e del mondo associazionistico ed imprenditoriale per imporsi sui tavoli regionali e nazionali. Trasformare parole e concetti come trasparenza, legalità, partecipazione, comunità, in fatti veri ed impegni ben delineati per far si che la politica, quella vera, possa ancora vivere basandosi sull’impegno, sulla serietà, sulla competenza. All’infelice quadro economico e sociale che ha coinvolto settori sensibili come l’artigianato, il commercio, l’agricoltura, si aggiunge il preoccupante quadro politico locale. Esso dimostra di aver perso vitalità, spessore, lucidità e capacità di guida con una classe dirigente ormai a livello nazionale ridotta a poco più che ad un diritto di tribuna per via di una legislazione elettorale pessima, alla cui approvazione hanno però contribuito anche i nostri rappresentanti. E' evidente che il terreno politico interno da sempre è stato compiacente alla linea dettata dalle segreterie romane obbligandolo a pagare dazio al ‘clan’ degli avellinesi. Questi, nei momenti decisivi hanno sempre fatto prevalere l’interesse del loro territorio alle inadeguate dispute locali. Oggi ci riprovano nuovamente scommettendo sulla logistica. Di fronte a questo quadro di disagio e malessere bisogna reagire migliorando la qualità complessiva dell’impegno politico, recuperando ragioni storiche e culturali, reclamando rispetto e considerazione. Ogni affronto al territorio sannita dovrà ritenersi attuato nei confronti di ogni singola realtà e dovrà suscitare adeguati interrogativi e significative reazioni da parte di tutti. Le imminenti tornate elettorali per la Provincia, la Regione e la città capoluogo, devono essere utilizzate per un’elaborazione di programmi e per la creazione di concrete ipotesi di sviluppo complessivo a cui dovranno partecipare tutte le intelligenze, le sensibilità e le capacità migliori presenti nei territori. Alle indifferenze tutti i soggetti coinvolti dovranno rispondere con un perentorio scatto di orgoglio. C’è bisogno di riconquistare fiducia e senso di appartenenza, affinché il nostro territorio agisca con le proprie capacità e con i propri talenti. Come Consiglieri Comunali della città capoluogo – hanno concluso De Nigis e Orlando - richiederemo la convocazione della pubblica Assise auspicando di assistere e partecipare ad un confronto sui progetti e sui sistemi per realizzarli, creando un momento di interscambio pubblico che non può essere ridotto solo a quello in atto tra i dirigenti dei partiti, ma che deve essere condiviso anche con chi è presente e si impegna nelle istituzioni e chi, come cittadini, i comitati e le associazioni che li ospitano, vive ed opera proprio su quel territorio che si intende difendere e rappresentare”.



Articolo di Comune di Benevento / Commenti