Decreto Sviluppo, nuove regole nel sistema di revisione delle cooperative

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Importante novità nel mondo cooperativo. Il Governo con il Decreto Sviluppo cambia il sistema di revisione cooperativa, introducendo forme di controllo più stringenti, al fine di garantire la sana cooperazione. All’articolo 12 del decreto viene aggiunto un nuovo comma che prevede che agli enti cooperativi che si sottraggono all'attività di vigilanza o risultano irreperibili al momento delle verifiche si applica la sanzione amministrativa da euro 50.000 ad euro 500.000 e la stessa norma si applica alle irregolarità previste dall'articolo 10 della L. 99/2009, in sostituzione della sanzione della sospensione semestrale di ogni attività.
La modifica ha lo scopo di colpire le cooperative che si sottraggono alla vigilanza e quante fruiscano indebitamente di agevolazioni arrecando danno e alle cooperative gestite con correttezza e trasparenza. Il sistema di controllo ha due alternative. Chi aderisce alle centrali cooperative riconosciute usufruirà di un sistema di revisione interno, attraverso professionisti specializzati dell'associazione. Chi preferisce fare diversamente, invece, si interfaccerà direttamente con gli organismi ministeriali.
Una misura che ha lo scopo di favorire, pertanto, la buona cooperazione e che riconosce ancora una volta il ruolo delle centrali cooperative come garanzia e interlocutore dello Stato.
“La Confcooperative, attraverso l’Unione Provinciale di Benevento, offre la disponibilità per approfondimenti e una prima consulenza anche alle cooperative non iscritte – dichiara il Presidente sannita Pellegrino Di Domenico – al fine di tutelare la cooperazione nella funzione sociale ad essa riconosciuta e quindi tutte le sue cooperative associate e, nel contempo, vigilare per garantire la massima trasparenza nel rispetto delle normative vigenti. La nuova norma, risulta ancora più importante per le imprese cooperative, anche alla luce dell'ormai imminente varo della legge regionale sulla cooperazione, a cui sta lavorando il presidente Carlo Mitra insieme alle altre centrali dell'Alleanza Cooperativa”.



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