Depistaggio. Le richieste del presidio arrivano in Prefettura

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Una delegazione del Centro Sociale Depistaggio, ha incontrato stamani il Capo di Gabinetto della Prefettura di Benevento. Tale azione, era già stata decisa al margine del sit-in di protesta, messo in piedi dopo la nuova tragedia nel Mediterraneo che aveva visto morire circa 1000 migranti, svoltosi lo scorso 20 aprile di fronte il Palazzo del Governo.

“Riteniamo – scrivono gli attivisti del Depistaggio - che i quasi mille migranti morti/dispersi nel Canale di Sicilia non siano l'ennesima fatale tragedia, bensì un crimine contro l'umanità”. Nell’ incontro, sono state presentate anche le richieste che gli attivisti ponevano nel documento di adesione al sit-in, ovvero: lo stop della missione ‘Triton’ e l’apertura di un ‘Corridoio Umanitario’.

Nella nota il Depistaggio, inoltre, coglie l’occasione per confermare la propria “partecipazione attiva alla manifestazione del 25 aprile lanciata dall’ANPI” invitando “le associazioni, i collettivi, le realtà sociali, sindacali e politiche e i cittadini tutti a parteciparvi anche e soprattutto nel ricordo
dei migranti morti/dispersi nel Mediterraneo perché i principi dell’accoglienza e della protezione diventino una priorità nell’agenda politica e perché non si disperdano i valori della resistenza antifascista che oggi significa resistere e lottare contro il ogni forma di razzismo e di sfruttamento dell’uomo sull’uomo e, quindi, significa lottare anche per la democrazia radicale, per la partecipazione dei cittadina alla vita politica cittadina, per i diritti dei lavoratori contro la precarietà espansiva del Jobs Act, per una scuola libera dalle logiche di mercato, laica e pubblica, per la difesa dei territori dalla
speculazione affaristica e dalla devastazione ambientale e dal saccheggio delle risorse”.

In conclusione, ricordano che “in occasione del 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, questa sera presso il CSA DEPISTAGGIO dalle ore 19 si terrà un'assemblea e dalle ore 20 sarà proiettato il film ‘L'uomo che verrà’ di Giorgio Diritti.



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