Di Marzo (FI Giovani): ‘Inopportuna l’Imu sui terreni agricoli’

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E’ retromarcia sull’IMU applicata solo qualche giorno fa sui terreni agricoli al di sotto dei 600 metri, in scadenza il 16 di dicembre, e che aveva sollevato non poche polemiche e raccolto disapprovazione tra tutti i Comuni medio montani che si trovavano a dover applicare un’imposta in tempi strettissimi. Tra i 47 Comuni del Sannio che avrebbero dovuto pagare l’IMU sui terreni agricoli risulta anche San Lorenzo Maggiore. A tal proposito secco l’intervento del coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani, Gabriele Di Marzo. ‘’Siamo alle solite, un governo che non sa dove trovare coperture finanziarie per circa 350milioni di euro e cerca di tassare le fasce più deboli. Questo perché non si riescono a trovare le coperture finanziarie per il bonus di 80 euro mensili di cui ne sono beneficiari solo alcuni. Per fortuna, sembra tutto rinviato a giugno. Ma questi rinvii hanno sapore di un ‘’comunque vada, pagherete’’ che non mi trova d’accordo. San Lorenzo Maggiore è un paese che si trova a 330 metri s.l.m. e quindi, secondo i vecchi criteri, non avente diritto ad alcuna esenzione che invece beneficia i comuni sopra i 600 metri di altitudine. L’economia del paese si basa sull’agricoltura, con la produzione di vini ed olii. Non è concepibile che, dopo un anno di lavoro, un piccolo produttore che non rientra nella categoria dell’imprenditore agricolo o coltivatore diretto, debba pagare una tassa sui propri terreni agricoli. Considerando il fatto che, soprattutto nell’ultimo quinquennio, i prezzi dell’uva sono bassi, mi sembra vergognoso chiedere ancora altre imposte. Se andiamo avanti di questo passo e non si guarda in modo serio al settore agricolo, le aree interne in pochi decenni saranno deserte e molti terreni abbandonati. Auspico, dopo questo rinvio, che i criteri di valutazione vengano rivisti, tenendo in considerazione alcuni casi particolari, come potrebbe essere il Sannio, affinché non si colpisca ancora di più una fascia già fortemente penalizzata” – ha concluso Gabriele Di Marzo.



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