Dimensionamento scolastico. Castelvenere, l'ex sindaco Di Santo attacca Scetta

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Conferenza programmatica Di SantoConferenza programmatica Di Santo

Ieri nel Consiglio comunale di Castelvenere si è discusso ancora di dimensionamento scolastico. La Giunta Scetta ha corretto parzialmente la delibera di ottobre.

“Gli alunni e i loro genitori ‘bacchettano’ le decisioni adottate dalla giunta comunale Scetta di Castelvenere”. Così il capogruppo della minoranza “La Città Nuova” al Comune di Castelvenere, l’ex sindaco Alessandro Di Santo, commenta i lavori della seduta del consiglio comunale di ieri sera che aveva tra i punti all’ordine del giorno proprio la decisione, fortemente criticata ed impugnata dal gruppo della minoranza (composto da Alessandro Di Santo, Luigi Piazza e Raffaele Simone) e dai genitori degli studenti della delibera approvata nel mese di ottobre dalla giunta comunale Scetta con la quale si decideva di accorpare la scuola materna di Castelvenere con Guardia Sanframondi senza prima interpellare né i consiglieri comunali della Minoranza, né i genitori degli alunni.

“Qualche ora prima della seduta consiliare – aggiunge Di Santo – la giunta targata Mario Scetta ha rettificato parzialmente la delibera di ottobre. Alle nostre perplessità, quelle del gruppo di Minoranza, e a quelle dei genitori degli alunni, il primo cittadino alla fine dell’assemblea ha rassicurato che la scuola materna resterà accorpata all’Istituto comprensivo di San Salvatore Telesino-Castelvenere”.

“Come gruppo di minoranza – continua Di Santo – lo auspichiamo con forza, anche se nutriamo seri dubbi in quanto siamo convinti che gli attuali amministratori difficilmente decideranno di fare marcia indietro sui contenuti della delibera di giunta approvata da loro stessi nel mese di ottobre. Non vorremmo che le rassicurazioni date in consiglio si svelassero, di qui a breve (ovvero quando la Regione Campania scriverà la parola fine sulla vicenda per il nuovo piano di dimensionamento scolastico), come un grande bluff per noi, per i genitori ma soprattutto per gli alunni di Castelvenere. Cittadini che in questo caso – conclude Di Santo – avrebbero assistito ad una farsa orchestrata ad arte dal solito professionista della politica”.



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