San Salvatore Telesino. Dimensionamento scolastico, maggioranza e opposizione unite: "Presidenza non si tocca"

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Si fa caldo il tema del dimensionamento scolastico a San Salvatore Telesino, dopo la proposta avanzata dai comuni di Castelvenere e Guardia, avallata da centro telesino ma bocciata dal Consiglio di Istituto. 

La proposta dei Comuni sul dimensionamento della rete scolastica, il 25 ottobre scorso, è stata bocciata all’unanimità dal Consiglio d’Istituto del San Giovanni Bosco di San Salvatore Telesino e Castelvenere. Al diniego opposto dal Consiglio d’Istituto, i genitori degli studenti sono pronti a dar battaglia, si aggiunge anche la ferma protesta di Lucia Vaccarella presidente del Consiglio comunale di San Salvatore Telesino e consigliere con delega alla Cultura e Pubblica Istruzione e del capogruppo di minoranza Leucio La Fazia.

Andiamo con ordine. Il 22 settembre 2016, pubblicata poi sulB.U.R.C. n. 63 del 26 settembre 2016, la Giunta Regionale della Campania ha approvato le “Linee Guida per il Dimensionamento della Rete Scolastica e la Programmazione dell’Offerta Formativa - A.S. 2017/2018”, con le quali vengono stabiliti i criteri per il dimensionamento e l’organizzazione della rete scolastica e per la programmazione dell’offerta formativa da parte degli Enti locali competenti, relativamente all’anno scolastico 2017/2018.

Le linee guida prevedono che, “le Istituzioni scolastiche devono essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità, anche al fine dell’assegnazione del Dirigente Scolastico e del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi; nell’azione di razionalizzazione della rete scolastica, deve essere data priorità alla costituzione di Istituti comprensivi per le scuole del primo ciclo; la fusione degli Istituti di secondo grado si realizza preferibilmente tra Istituti del medesimo ordinamento. Qualora avvenga l’unificazione di Istituti di diverso ordine, si costituirà un ‘Istituto di Istruzione Superiore’ (I.I.S.); nelle località che si trovino in condizioni di particolare conclamato isolamento possono essere costituiti Istituti omnicomprensivi”.

L’11 ottobre scorso, così come si evince anche dalle delibere comunali, si è svolto presso la Provincia di Benevento, una riunione con i sindaci di Guardia Sanframondi (Floriano Panza e l’assessore Elena Sanzari), Castelvenere (Mario Scetta e l’assessore Luigi Simone), San Salvatore Telesino(Fabio Romano e Lucia Vaccarella) e Faicchio (assente però Nino Lombardi), per discutere proprio del dimensionamento scolastico. In questo incontro i comuni di Castelvenere e Guardia Sanframondi hanno proposto l’accorpamento della Scuola dell’Infanzia “S. Giovanni Bosco” - Sezione di Castelvenere, Capoluogo e Parito, con l’Istituto Comprensivo “Abele De Blasio” di Guardia Sanframondi. Proposta questa, accettata dal comune di San Salvatore Telesino perché, spiega il sindaco, "tesa ad evitare di perdere la dirigenza dell’Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco”.

Non solo, i comuni di Castelvenere e Guardia Sanframondi hanno poi proposto anche “l’accorpamento delle sezioni distaccate, associate all’Istituto d’Istruzione Superiore “Galilei-Vetrone” (Liceo Scientifico, Liceo Scienze Umane, l’Istituto Tecnico Agrario, con articolazione in Viticolture ed Enologia), di Guardia Sanframondi che conta in totale: 219 alunni, e l’Istituto Tecnico per il Turismo e l’Istituto Professionale Servizi Socio Sanitario-Odontotecnico di Faicchio che contano in totale: 220 alunni, con l’Istituto Superiore Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera ‘Giovanni Salvatore’IPSEOA - Sezione coordinata di Castelvenere che conta: 390 alunni, per un totale di 829 alunni, prevedendo che la sede della Dirigenza, secondo quanto stabilito dalle Linee guida per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2017/2018, sia ubicata presso il Comune di Castelvenere, in quanto sede con il maggior numero di alunni”.

“Nel tempo – precisa il consigliere Vaccarella con delega all’Istruzione – il plesso telesino ha raggiunto un livello notevole di sviluppo. Lo testimoniano anche i test Invalsi: superata la media regionale, pienamente inserito in quella nazionale. Il San Giovanni Bosco è una scuola che funziona, un polo d’eccellenza e smembrarlo non ha alcun senso logico. Anche perché, Castelvenere e San Salvatore lavorano in sintonia, portando avanti gli stessi programmi e progetti”.

“Nella nostra azione congiunta – tiene a ribadire invece La Fazia – non c’è alcuna contrapposizione, il nostro è un ragionamento condiviso indipendentemente dalla propria posizione politica. Quello che chiediamo è la revisione o la revoca della delibera, altrimenti lo diciamo con forza: siamo pronti ad ogni azione di protesta, a manifestare in ogni sede. Se qualcuno ha idee e posizioni diverse le enunci, ma senza il piffero magico di Hamelin perché qui non c’è nessuno da incantare. La presidenza – conclude – non si tocca”.

Tali posizioni sono rafforzate anche dalla lettera che la dirigente scolastica dell’IC San Giovanni Bosco, Maria Ester Riccitelli, ha indirizzato all’Amministrazione Provinciale di Benevento e per conoscenza all’USR Campania e USP di Benevento.  “La decisione dei sindaci di Castelvenere e Guardia Sanframondi– scrive – non ci ha colto completamente di sorpresa[…] Vero è che il potere politico non è assoggetto al potere della scuola ma comunque sarebbe stato opportuno, si pensava, che l’ente localediscutesse della cosa prioritariamente con noi al fine di esaminare tutti i possibili risvolti[…]”. Appare chiaro dunque che la discussione non è avvenuta ma la Riccitelli ci tiene poi a precisare che “l’identità dell’IC di San Salvatore e Castelvenere, nel corso di sedici anni, si è andata consolidando come specifica identità culturale sul territorio”.

Alla luce di ciò, la dirigente sottolinea che “gli scenari prefigurati non appaiono per niente fondati su un’approfondita lettura della storia dell’istituzione, né su criteri di qualità del servizio scolastico, quanto piuttosto su criteri ancora una volta prevalentemente numerici[…] Una qualunque ipotesi di ridefinizione della composizione degli attuali IC produrrebbe ripercussioni sulla fisionomia che le scuole fino ad ora si sono faticosamente costruite, nonché gravissimi disservizi all’utenza stessa(mancata continuità didattica, abbandono di progetti ed esperienze che finora hanno accomunato le scuole di uno stesso IC)”. E conclude. “I numeri, sono al limite consentito e potrebbero non essere confermati dalle future iscrizioni[…] se l’idea che sottende la ‘soluzione’ proposta dai Comuni è quella di salvare un IC ‘sottodimensionato’, il risultato finale dell’operazione è quello di affossarne un altro”. Insomma il parere sulla proposta appare quanto mai “negativo”.

Ad intervenire nella vicenda anche il sindaco Fabio Romano. La fascia tricolore del comune telesino precisa che “con l’incontro alla Provincia è stato scongiurato il paventato pericolo di perdere la Dirigenza Scolastica dell’Istituto San Giovanni Bosco. Si erano, infatti, prefigurati accordi che avrebbero potuto condurre a tale infausto risultato. È bene precisare che San Salvatore non ha perso né la dirigenza scolastica né alcuna scuola sul territorio. Saremo sempre attenti e vigili perché questo non avvenga mai, pronti a far valere le nostre ragioni con qualunque mezzo ed in ogni sede. Il nostro Istituto Comprensivo – continua Romano – oltre ad essere rinomato e frequentato anche da alunni provenienti da altri paesi, vanta strutture e attrezzature di prim’ordine ed ha una posizione territoriale strategica rispetto ai Comuni limitrofi e per questi motivi ha tutti i titoli per conservare la dirigenza scolastica”.



Articolo di Dai Comuni / Commenti