Diritto alle cure, interviene la Cisl Medici: "In pericolo nelle periferie"

20:48:8 2052 stampa questo articolo
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La Cisl Medici: “il diritto alla cura nelle periferie regionali sta diventando sempre più una chimera”.

“Dal 2005 assistiamo impotenti a come determinazioni assunte dalla classe politica avvicendatasi in questi anni si siano rivelate poco attente ai bisogni reali di salute della gente”.  Così in una nota Paquale Mario Speranza segretario generale della Cisl Medici Irpinia – Sannio.

“Tagli indiscriminati – aggiunge la sigla sindacale di categoria – messi in opera nel tempo hanno messo in ginocchio gran parte della medicina del territorio; abbiamo visto sparire in gran parte del territorio dell’Irpinia e del Sannio molti Presidi di Guardia Medica che rappresentavano il primo avamposto sanitario dove richiedere assistenza sia a domicilio del paziente che negli stessi ambulatori del Presidio realizzando in continuità col lavoro dei medici di base un’assistenza effettiva h 24; gli interventi sanitari effettuati avevanoil fine di decongestionare sia il servizio 118 che l’accesso ai pronto soccorso ospedalieri. Il sovraffollamento dei pronto soccorso di Benevento, ad esempio, trova la motivazione sia nella soppressione di molti presidi periferici di guardia medica,sia nella presenza in città di un solo presidio anch’esso sovraffollato, che serve un bacino di utenza di circa 65.000abitanti , dovendo coprire tutta la città e anche l’intero territorio del Comune di Apollosa”.

Ed ancora. “Dopo i tristi fatti verificatisi nel Pronto Soccorso di Nola a cui tutta l’Italia sgomenta ha assistito, si cercano ora soluzioni a drammi la cui causa è senza ombra di dubbioascrivibile ad incaute e pregresse scelte scellerate. La nostra proposta consiste,nell’immediato, nel ripristinare tutti i Presidi di Guardia Medica soppressi in precedenza, sviluppare quanto previsto con le Aggregazioni funzionali Territoriali della Medicina Generale e avviare le procedure per rapide assunzioni di personale sanitario addetto ai servizi di ex Guardia Medica e nelle strutture Ospedaliere, con raccomandazione ai politici di turno di essere meno politici e più tecnici; di avvalersi di tavoli di discussione con le Organizzazioni Sindacali di Categoria in modo da trovare la giusta sintesi e limitare così i danni in precedenza generati”.



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