Diritto allo studio, ecco la bozza del documento stilato dai dirigenti scolastici

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Si è tenuta lo scorso 9 luglio la riunione convocata dal presidente della Provincia Claudio Ricci, riguardante la crisi finanziaria che attanaglia l’Ente a causa dei tagli statali e la mancata regolamentazione della Regione delle materie riguardanti la Provincia stessa. A fine incontro si è palesata l'istituituzione di un tavolo permanente di confronto per la gestione delle Istituzioni Scolastiche.

I nuovi tagli per le scuole si aggirano tra il 25 ed il 30%, la decurtazione della spesa dovrebbe riguardare la telefonia, il riscaldamento e l’elettricità. La volontà concretizzatasi nell’incontro del 9 luglio scorso, con l'idea di istituire un tavolo permanente di confronto, è comunque quella di garantire il diritto allo studio. La proposta avanzata da Ricci, è quella di assegnare ad ogni Istituto un budget predeterminato, erogato trimestralmente, da far gestire direttamente, diminuendo comunque i consumi, dagli stessi dirigenti scolastici.

Per risolvere in maniera adeguata il problema, quest'ultimi stanno lavorando ad una bozza di accordo da proporre a Ricci che impegni sia le Scuole che l’Ente alla gestione del servizio scuola per il prossimo anno.

La riunione dei dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Benevento, si è tenuto lo scorso 13 luglio. Dall’Assemblea è venuto dunque fuori che il taglio tout court della spesa(accettato da tutti per quanto riguarda l’utilizzo corretto e responsabile di strutture e servizi) “è in netta contrapposizione con le previsioni del disegno di legge di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, che prevede, il potenziamento del tempo scolastico; la flessibilità e l’apertura pomeridiana delle scuole; apertura edifici scolastici per attività riguardanti l’alternanza scuola-lavoro; orientative; educative culturali; artistiche e sportive”.

I dirigenti, hanno poi ritenuto opportuno ribadire che, “da sempre le scuole della provincia hanno garantito l’efficienza del servizio, con la massima economicità della gestione”. Ed inoltre, hanno preso atto del fatto che la situazione attuale, “impone di dover collaborare con maggiore impegno ed attenzione, in modo da contenere i disagi che la crisi rischiano di far esplodere”. Fine ultimo però, rimane sempre quello di “garantire il diritto Costituzionale all’Istruzione”.

Nel documento, inoltre, i dirigenti Scolastici fanno presente che “non può esistere una vera politica di riduzione della spesa per l’Istruzione, senza l’istituzione di un tavolo permanente per la Scuola, che veda presenti e protagoniste tutte le componenti scolastiche, finalizzato a dare vita a un ‘Piano di Razionalizzazione della Offerta Formativa’ sul territorio provinciale e non rappresenti solo un processo di ‘dimensionamento’ storicamente ridottosi a mero ‘ri-dimensionamento’ e depauperamento della nostra comunità”.

Detto ciò, si è passato poi alla formulazione delle proposte.

Al punto uno, le scuole, hanno ribadito “per senso di responsabilità istituzionale e di dovere civico, la volontà a ‘collaborare’ attivamente alla gestione del Servizio Istruzione”; ma rifiutano, “il principio dell’autogestione da parte dei singoli Istituti dei servizi ‘accessori’ (elettricità, riscaldamento, ndr)” proposto lo scorso 9 luglio perché “giuridicamente non contemplato e dunque non percorribile”.

Al punto due, la proposta riguarda invece la sottoscrizione di una “Dichiarazione di Impegni” tra Provincia e Scuola, che preveda: “l’impegno a tenere aperto il ‘Tavolo permanente per la Scuola’ istituzionalizzandole la funzione e la composizione”; “l’impegno della Provincia a utilizzare tutte le risorse disponibili, per garantire al meglio non solo il ‘diritto all’istruzione’, ma il diritto di tutti gli alunni ad un’istruzione di qualità, anche attraverso l’accesso ‘condiviso, co-progettato e co-gestito’, ai fondi europei”; “l’impegno dei Dirigenti scolastici a razionalizzare le attività al fine di ottimizzare la spesa” garantendo però, “le esigenze formative”; “l’impegno dei Dirigenti scolastici a sviluppare una preventiva opera d’informazione[…] al fine di evitare conflittualità[…]”.

Tutto qui? A quanto pare no, perché nel documento, sono presenti altre proposte, questa volta operative. Vediamo quali: “1) introduzione di orologi con termostati ambientali che consentano agli operatori scolastici di gestire direttamente ed agevolmente gli impianti; 2) sezionamento degli impianti ed isolamento degli uffici e di parte delle aule in cui concentrare le attività che esulano dal normale orario scolastico al fine di evitare sprechi; 3)massima attenzione degli Istituti a spegnere macchine e computer al termine delle attività scolastiche; 4) introduzione delle regole di responsabilità patrimoniale degli alunni che arrecano danni da atti vandalici alla scuola ed alle suppellettili”.

La dichiarazione d’impegni, sarà poi controllata trimestralmente sia dalla Provincia che dal personale scolastico, e per adeguare l’impiantistica concludono di Dirigenti scolastici, “l’Ente valuti tutte le opportunità di finanziamento, alcune previste anche nella riforma della “buona scuola”. 

Michele Palmieri



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