Disoccupazione. Il Nord ad alta velocita', il Sud no - I dati della Campania

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Giovani e lavoroGiovani e lavoro

Nelle zone in cui c’è meno lavoro, chi lo ha perso fa fatica a trovarlo.

Un'Italia a due velocità, quella disegnata da Il Sole 24Ore che con Riccardo Saporiti ha analizzato i dati sulla disoccupazione pubblicati da Eurostat e relativi al 2017. Infatti, se il Nord Est del Paese va avanti come un TGV il resto della penisola viaggia a bordo di treni lenti. Insomma, se il tasso di disoccupazione è alto, anche il dato di chi cerca lavoro è maggiore. Nelle zone in cui c’è meno lavoro, chi lo ha perso fa fatica a trovarlo.

Solo Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto, dunque, mantengono gli standard europei. Le altre Regioni arrancano – come Spagna e Grecia – e al Sud, il tasso di disoccupazione sfora il tetto del 20% toccando il 21.50% in Sicilia, il 21.60% in Calabria, il 20.90% in Campania, il 19.10% in Puglia. Dati che fanno paura, se si tiene conto del fatto che nel 2017 il tasso medio di disoccupazione nei paesi europei si aggirava intorno al 7,6%.

L’Italia, come detto, non è la sola. Dati peggiori, si registrano in Spagna e Grecia dove si tocca il 26.30% (Extramadura) o il 25.50%(Andalucia) ed il 27.60% nella città autonoma di Melilla. Il record negativo va, però, alla Macedonia Occidentale, dove il tasso di disoccupazione raggiunge il 29,10% ed il 26.30% nell’Ellade. Tasso di disoccupazione alto anche in Francia, nel Nord nella Regione del Pas de Calais si raggiunge il 13%, nella Lorena l’11%.

Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile a soffrire è tutta l’Europa Occidentale: Francia, Spagna, Italia, Portogallo e Grecia. Un problema, complesso, diffuso ed enorme. Nell’età compresa tra i 15 ed i 24 anni, i dati peggiori li si registrano in Calabria (55.60%) e Campania (54.70%). Percentuali alte anche in Puglia (52.40%) e Sicilia (52.90%). Al Nord, invece, il dato si attesta intorno al 20% - a livello europeo nel 2017 si aggirava intorno 16,8% - con il picco in Piemonte (32.90%) e Sardegna (39.60%). Unico dato positivo quello fatto registrare dalla Provincia Autonoma di Bolzano, con il 10,2%, ben al disotto della media europea. A livello europeo, invece, il dato peggiore spetta sempre a Melilla (città autonoma spagnola, ricadente nel territorio del Marocco) dove la disoccupazione giovanile tocca quota 62.70%, in Andalucia il 49%, nella regione greca di Iperios (58%) il 55% nella Macedonia Occidentale, in Belgio nella regione di Hainaut(39.90%), il 28.50 in Aquitania(Francia).

Altro dato da tenere in considerazione è quello dei disoccupati di lungo periodo, senza occupazione da almeno 12 mesi. Il dato peggiore, in questo caso, lo fa registrare il Molise dove si raggiunge quota 72.80% mentre in Campania, Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata si raggiungono rispettivamente il 65.70%, 66,70%, 68.10%, 61.30%, 62.20%. Al Nord, record negativo al Piemonte dove si raggiunge quota 55%, il dato migliore è quello della Provincia Autonoma di Trento con il 34.50%. In Europa, i dati peggiori sono condensati in Grecia ed in particolare in Tessaglia (77.20%), ma anche in Germania, nella regione di Sachsen-Analt, dove si tocca il 56,6%.

M.P.



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