Don Ciotti: "Politica non tradisca giovani, dia dignita' ai loro percorsi"

19:9:0 2035 stampa questo articolo
Don Ciotti Don Ciotti

Il prete antimafia ospite del Festival Filosofico del Sannio ha parlato ai giovani della vita e ha lanciato un monito alla politica.

“Auguro a questi ragazzi di vivere, di non lasciarsi travolgere dalle tante cose che ci distraggono e che ci svuotano. Soprattutto, auguro a questi giovani il coraggio di riempire la vita di senso e di significato. Auguro loro di saper prendere coscienza del fatto che il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi anche se alle volte è un percorso duro e difficile e dobbiamo essere parte di questo cambiamento. Per questo chiediamo alla politica e alle Istituzioni di assumersi la loro parte di responsabilità, chiediamo loro di non tradire questi giovani ma di impegnarsi a dare dignità e libertà ai loro percorsi”.

Questo il messaggio forte lanciato che don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ha lanciato da Benevento ospite del 4 Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’Associazione culturale filosofica “ Stregati da Sophia” presieduta da Carmela D’Aronzo.

Inutile raccontare come il teatro Massimo fosse strapieno di giovani, istituzioni e vertici delle forze dell’ordine. Presenti anche il prefetto Paola Galeone, il sindaco Clemente Mastella, il procuratore Aldo Policastro, il procuratore aggiunto Giovanni Conzo, il presidente del Tribunale Marilisa Rinaldi, il questore Giuseppe Bellassai, il coordinatore provinciale di Libera Michele Martino e molti esponenti della società civile.

“Bisogna salire sui tetti e riannunciare la parola di vita”, questo il tema dell’incontro nel quale don Ciotti ha più volte sottolineato la necessità di interrogarsi non solo sui percorsi che la società ha avviato in questi anni ma anche sui vari messaggi che si stanno lanciando alle nuove generazioni. Secondo il sacerdote che da anni si batte contro le mafie, è necessario avviare percorsi di collaborazione, percorsi orientati alla giustizia che “ha bisogno di verità” e a debellare “l’omertà che uccide la speranza”.



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