Dugenta, nuovo centro d'accoglienza. Ada Renzi scrive a Paola Galeone

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Il primo cittadino di Dugenta ha scritto al prefetto di Benevento in seguito ad alcune voci che vorrebbero nel centro telesino l'apertura di un nuovo centro d'accoglienza. 

Ada Renzi, sindaco di Dugenta, ha inviato una lettera al prefetto di Benevento Paola Galeone. Nella missiva il primo cittadino accenna all’apertura di una seconda struttura per richiedenti asilo all’interno del comune. La fascia tricolore, non rifiuta il “dovere” dell’accoglienza ma ulteriori arrivi potrebbe avere un riscontro “traumatico”.

«Eccellenza, La prego di comprendere il tenore di questa lettera, tesa esclusivamente a difendere il mio piccolo paese e i dugentesi.
In diverse occasioni ho comunicato alla Prefettura che il Comune non disponeva di immobili da adibire a centri di accoglienza; ciò naturalmente non ha impedito ai privati, di aggiudicarsi, attraverso gare d’appalto, il servizio di accoglienza mentre il sindaco, in tutto questo, come Ella ha più volte ribadito, è esautorato da ogni potere.
L’emigrazione che porta masse innumerevoli e crescenti di persone ad abbandonare situazioni invivibili, costituisce, prima ancora di ogni valutazione giuridica, una necessità oggettiva e incomprimibile, espressione di una legittimo desiderio di sopravvivenza delle persone coinvolte.
D’altro canto l’accoglienza di chi fugge da tali condizioni di estrema precarietà è un dovere collettivo a cui tutti siamo chiamati, ciascuno nei propri ruoli e nelle proprie funzioni. La storia passata e più recente ha mostrato come la costruzione di muri, l’esclusione del diverso, la politica della paura finiscono col generare maggiore insicurezza sociale, proprio nel momento in cui tutti, italiani e stranieri, abbiamo bisogno di maggiore solidarietà e legami sociali.
L’accoglienza dei richiedenti asilo è dunque un dovere! Va esercitato nel rispetto di tutti, italiani e migranti, garantendo in ogni caso alle persone accolte standard di qualità e di diritti, monitorati e valutati in tutte le loro fasi.
Come Le è noto, a Dugenta , già dallo scorso anno sono ospiti, presso un caseggiato privato, circa cinquanta immigrati in attesa di ricevere i documenti per il riconoscimento dello status di rifugiati.
Nei giorni scorsi, da fonti ufficiose, ho appurato dell’ imminente apertura di un secondo centro privato di accoglienza, già allestito all’uopo. Ho verificato personalmente la veridicità di tale informazione recandomi in Prefettura dove sono stata ricevuta dal dott. Canale, il quale mi ha delucidata in merito. Naturalmente questa notizia ha destato clamore e tanto “rumore” di fondo nell’opinione pubblica.
Eccellenza, il nostro paese conta circa 2800 abitanti ed un ulteriore arrivo di immigrati comincia ad assumere carattere traumatico per gli ospiti e la comunità ospitante. Il mio è un compito difficile ma farò del mio meglio e, come per il passato anche questa volta proverò a governare un processo che è di accoglienza, integrazione e solidarietà.
Facendo appello alla Sua sensibilità, tuttavia, con fermezza, chiedo che non vengano più assegnati alla nostra Dugenta ulteriori contingenti di migranti al fine di evitare la vanificazione degli sforzi già compiuti e dei principi universali che tutti condividiamo».



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