Durazzano, "Piombo negli scarichi": sequestrata area di 5mila metri quadri

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Veduta di Durazzano Veduta di Durazzano

Il sequesto ha interessato un'area di circa 5mila metri quadrati nel comune di Durazzano. 

A seguito di complesse indagini, coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento finalizzate all'accertamento de i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e inquinamento ambientale, il Nucleo Operativo Difesa del Mare della Capitaneria di Porto di Torre del Greco congiuntamente agli uomini del Comando Carabinieri Forestale, nucleo N.I.P.A.F. di Benevento, coadiuvati da personale tecnico specializzato dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (A.R.P.A.C.) ha proceduto al sequestro preventivo di un intera area, di circa 5000 mq sita nel comune di Durazzano e nella disponibilità di una azienda operante nel settore dell'edilizia, specializzata nella produzione di manufatti in ceramica (piastrelle. rivestimenti, pavimenti. etc.).

Nello specifico, dopo una complessa attività di indagine scaturita dal rinvenimento di piombo (sostanza altamente tossica) in uno scarico di reflui in uno dei corpi idrici costituenti il bacino idrografico sannita, la Polizia Giudiziaria, su delega della Procura della Repubblica di Benevento, ha sottoposto ad una accurata ispezione dei luoghi un opificio dedito alla lavorazione e smaltatura di mattonelle, appurando che “lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal processo produttivo non veniva effettuato nel rispetto delle leggi in materia ambientale”.

Infatti, ha spiegato la Procura: “dopo accurate verifiche del ciclo di lavorazione, precedute dal rituale controllo delle autorizzazioni amministrative previste per il tipo di attività, in un'area di stoccaggio sita nelle vicinanze dell'insediamento, tra i prodotti lavorati destinati alla vendita, sono stati rinvenuti diversi cumuli di rifiuti provenienti da scarti delle lavorazioni, nonché una grossa quantità di fanghi, in parte anche pulverulenti dall'essiccazione, riconducibili al ciclo delle lavorazioni di smaltatura e taglio, fuoriusciti da circa 20 sacchi (c.d. big bags) lacerati ed accatastati nelle immediate vicinanze”.

“L’operazione – ha commentato il procuratore Aldo Policastro – testimonia che continuano incessantemente le attività di monitoraggio e controllo in materia ambientale e di tutela del territorio da parte di squadre congiunte della Guardia Costiera, dei Carabinieri Forestale ed Arpac coordinate da magistrati della Procura della Repubblica di Benevento”.



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