Edilizia e acqua, Caldoro: 'Il Governo strumentalizza a scopo ideologico'

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Non ci sta il Governatore della Campania, Stefano Caldoro, al no del Governo sulle disposizioni contenute nel maxi emendamento proposto dalla Regione e collegato alla legge finanziaria in relazione al condono edilizio e all’acqua pubblica approvate a fine luglio all’amministrazione di Palazzo Santa Lucia.
In materia urbanistica la Regione ha riaperto i termini per il condono edilizio fermi al 2004, “le domande – è scritto in finanziaria - possono essere definite entro il 2015”. Via libera, quindi, a chi ha realizzato abusi e vuole mettersi in regola. Inoltre, è stato allargato il campo per le sanatorie rendendole possibili anche lì dove fino a luglio erano vietate. Perché se prima si era stabilito di non poter regolarizzare gli abusi “in aree sottoposte a vincolo”, da agosto è passata una linea più permissiva. In una nota, Caldoro definisce come ‘ideologica e vincolistica’ la posizione critica della sinistra sull’argomento. “È sempre la stessa storia — commenta — un’oggettiva questione di buon senso viene strumentalizzata per scopi ideologici. Non facciamo passi indietro, anzi spiegheremo all’esecutivo le nostre ragioni, ma siamo pronti ad andare avanti fino alla Corte Costituzionale, dove siamo sicuri che saranno riconosciute le nostre ragioni. Nel frattempo, applicheremo la legge” - ha chiosato Caldoro. Secondo il Governatore, infatti, si tratta di una regolamentazione edilizia e non di un condono.
Stessi problemi per la Campania sul fronte dell’acqua. “Gli articoli del maxi emendamento – fa sapere il Governo – stravolgono l’assetto delle competenze in materia di servizio idrico integrato”. Il riferimento è al regime transitorio pensato ad agosto per il quale la Regione sceglie “uno o più gestori a cui affidare opere e infrastrutture”. Via Santa Lucia agisce “in maniera difforme alla normativa nazionale” che “in caso di mancato affidamento entro il 30 giugno scorso prevede i poteri sostitutivi del Prefetto che completa le procedure entro il 31 dicembre”.



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