Elettrodotto, residenti contrade provano a stoppare Terna. Il Comune chiama l'Arpac

15:0:20 1340 stampa questo articolo

Timore e preoccupazione ma anche tanta determinazione. E' stato riattivato proprio in queste ore l'elettrodotto 380 kV 'Benevento II - Foggia' così come annunciato dalla 'Terna'. Una notizia che ha mandato su tutte le furie i cittadini di diverse contrade della città capoluogo, vale a dire S.Chirico, Badessa e Acquafredda, visto che in realtà l'impianto doveva essere smantellato (ipotesi ancora non del tutto tramontata, anzi...). Una situazione che ha costretto i residenti delle contrade ad un'accelerata: prima l'incontro immediato con il Prefetto Galeone, poi un confronto con il Comune di Benevento che, ribadendo la contrarietà all'azione di forza di Terna, si è già attivata coinvolgendo, già dalle prossime ore, l'Arpac. Lo scopo dei residenti delle contrade è chiaro: si cerca chiarezza e tutela per stemperare la determinazione di Terna nella costruzione dell'elettrodotto. C'è poi da considerare l'esposto, presentato dai residenti, supportati anche dal Comune di Pietrelcina, dove si spiega al Prefetto che lo smantellamento della vecchia linea dell'elettrodotto era una condizione indiscutibile per poter riattivare il nuovo e moderno tracciato. Il problema è proprio questo, visto che Terna non solo non ha dismesso nulla ma ha potenziato la vecchia linea: "Al Prefetto di Benevento - si legge nella nota dei cittadini in lotta contro l'elettrodotto - sono stati esposti i motivi della protesta in modo dettagliato, evidenziando la particolare preoccupazione per le conseguenze sulla salute degli abitanti, già in precedenza afflitti dalla presenza di imponenti e diffuse infrastrutture elettriche nel territorio interessato, per la situazione venutasi a crearsi. Infatti la Terna anziché dare in parte sollievo agli abitanti realizzando lo smantellamento della vecchia linea, in vista della imminente energizzazione del nuovo elettrodotto Benevento II – Foggia, l’ha ulteriormente potenziata per cui i cittadini si sono sentiti umiliati nella loro preoccupazione dal comportamento arrogante del gestore degli elettrodotti. L’incontro con il Prefetto e l’impegno di quest’ultimo a monitorare l’iter procedurale adottato per la realizzazione delle opere, si è concluso in modo positivo e tranquillizzante, rimandando le eventuali azioni da intraprendere alla luce delle verifiche che andranno a effettuarsi".



Articolo di Ambiente / Commenti