Elezioni 2018. Marciano (Forza Italia): "Nunzia De Girolamo vittima della politica ancien regime"

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Francesco Marciano, Portavoce Provinciale di Forza Italia, propone la sua analisi del voto. Prende atto del risultato deludente di Forza Italia e dall'evidente premialità degli elettori a 5Stelle e Lega concluede che è nata una politica fluida, fatta di idee che partono dal basso, veicolate dalla Rete che ha mandato in soffitta le ideologie.

"Il dato emerso dalle urne dello scorso quattro marzo, è spunto per condividere alcune riflessioni in merito ai risultati" - esordisce Marciano - "Innanzitutto va sottolineato che la vittoria, morale, del Movimento 5 Stelle e, numerica, di un centro destra a traino Lega che ha in parte mitigato il deludente risultato di Forza Italia, ha sancito la fine della politica basata sulla divisione e contrapposizione ideologica tra destra e sinistra".

"Il voto - continua il Portavoce Provinciale di Forza Italia - ha dimostrato che anche in Italia è giunta al termine l’era delle ideologie che ispirano le azioni, dei partiti come struttura invadente ed evidente. La Francia ha fatto da apripista, ma anche in Italia ormai è stato sdoganato un nuovo modo di concepire e fare la politica, un modo che erroneamente si definisce populista ma che più correttamente andrebbe definito, a mio avviso, di tipo bottom up in cui i partiti si sono trasformati in movimenti fluidi, dematerializzati, nei quali si partoriscono idee non più ideologie e che ha reso la rete quale principale strumento di propaganda".

Per Marciano "Chi sostiene il contrario, vedendo, in buona sostanza, il voto dato al Movimento 5 Stelle solo come un voto di protesta, e quello dato alla Lega come frutto della presunta politica razzista portata avanti dal suo leader, commette un errore di lettura della realtà". La Lega ed il Movimento hanno conseguito degli eccellenti risultati  - sostiene - perché hanno saputo ascoltare i cittadini, adeguando la propria offerta alle esigenze emerse e veicolando le proprie proposte attraverso le nuove frontiere tecnologiche. "Cosa che, ahimé, il mio partito non ha saputo fare. Un partito le cui scelte, sia in termini di programma che di candidature, sono state partorite in maniera top down e seguendo, come dimostra l’editoriale, prima, e la lettera, poi, pubblicati su La Stampa in questi giorni e tutti i messaggi dei militanti che ne sono seguiti, logiche non del tutto condivise e condivisibili dalla base e dalle dirigenze territoriali".

"Di questa politica da ancien regime ne è stata vittima Nunzia De Girolamo, declassata al secondo posto del listino proporzionale nel collegio Benevento, per ragioni che esulano la politica e costretta ad essere candidata in extremis in un collegio difficile con i risultati, purtroppo, che tutti conosciamo. Uno smacco che ha portato Nunzia a stare lontana dal nostro Sannio e che ha di sicuro danneggiato, in termini di voti, l’intera coalizione sia alla Camera che al Senato. Per certi aspetti, Forza Italia in questo momento sta vivendo, metaforicamente, le atmosfere descritte nel Gattopardo. Però, è necessario un cambiamento, bisogna ripartire e farlo non in termini gattopardeschi (tutto deve cambiare per fare in modo che tutto rimanga uguale) bensì è doveroso aprire il partito ma, soprattutto, ringiovanirlo, renderlo più inclusivo e meno esclusivo, più attento alle esigenze dei cittadini e meno dominato da lotte tra bande. Più rispettoso delle varie anime e meno incentrato sul pensiero unico".

"Ovviamente - conclude Marciano - tutto ciò dovrà avvenire anche a Benevento dove, in realtà, questo processo era già in atto da tempo. Sarà doveroso, sicuramente, tener conto della situazione determinatasi con il voto del 4 marzo, ma, certamente, se si pone come regola che chi viene eletto comanda, allora si parte con il piede sbagliato per creare una nuova stagione di “militanza e tensione ideale”. In fondo, Forza Italia ha raggiunto nella nostra provincia il 20,42 % grazie all’apporto di tutti e non solo di alcuni".



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