Elezioni regionali e norma 'anti-sindaci'. Caldoro: 'Necessaria una correzione'. Attendono Pepe e Valentino

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N.S. -Tutto ancora da decidere, o almeno, così pare, per quanto riguarda l'emendamento ribattezzato 'anti-sindaci' contenuto all'interno della Legge di Stabilità approvata dalla commissione Bilancio della Regione Campania. Una decisione che aveva scatenato polemiche e reazioni con la commissione di Palazzo S.Lucia che ha subito respinto l'accusa di 'tiro mancino' sostenendo di aver solo attuato una norma contenuta nella legge Severino. In soldi, la norma in questione riguarda l'incadidabilità dei sindaci dei Comuni al di sopra dei 5mila abitanti se non si dimettono almeno 180 giorni prima della data di inizio della campagna elettorale valevole per le prossime Regionali.
Un papocchio che non è andato giù ai due aspiranti candidati sanniti per palazzo S.Lucia, vale a dire il sindaco di Benevento, Fausto Pepe ed il suo collega di S.Agata dei Goti, Carmine Valentino. Nessuno dei due ha mai fatto mistero di voler aspirare a correre per un posto nel parlamentino regionale. La norma di incompatibilità però cambierebbe, e non di poco, le carte in tavola, rivoluzionando le strategie già avviate dei partiti. Bagarre e polemiche, specialmente nel Pd salernitano che ha 'letto' questa mossa come norma anti De Luca. Accusa rinviata al mittente proprio da parte del governatore Stefano Caldoro che, con un suo abituale 'tweet', ha subito provato a mettere un freno alla questione: "Su norma incompatibiltà - ha 'cinguettato' Caldoro - necessaria una correzione". Insomma, è ancora tutto in gioco, con Pepe e Valentino che posso tirare un sospiro di sollievo ed attendere il via libera: nessuno dei due amministratori sanniti sembra orientato a mollare il ruolo di sindaco con così largo anticipo, specialmente quello di Benevento che, in caso di conferma dell'emendamento 'anti-sindaci', potrebbe seriamente rinunciare alla sua candidatura.



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