Elezioni Regionali. Slittano ancora le Primarie, caos Pd. Centrodestra, troppi mal di pancia

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Da sinistra: Sandra Lonardo e Luca ColasantoDa sinistra: Sandra Lonardo e Luca Colasanto

N.S. -La commissione per le primarie del centrosinistra in Campania ha espresso parere favorevole allo slittamento di una settimana della consultazione, dal 22 febbraio al primo marzo. Alla base del rinvio, ha spiegato il presidente della commissione Antonio Amato, motivi di natura organizzativa. La decisione dovrà comunque essere ratificata dal voto della direzione. L'organismo ha deciso a maggioranza con 9 voti favorevoli e 2 contrari. Un ulteriore slittamento di una settimana, giustificato con necessità di carattere tecnico-organizzativo legate al reclutamento di presidenti e scrutatori di seggio nelle aree interne della Campania. La richiesta di un rinvio è giunta infatti dalla federazione di Benevento del Pd. Il quarto rinvio ha chiaramente alimentato le polemiche già esistenti tra le varie anime del Pd. Tra i più delusi i sostenitori di Vincenzo De Luca che hanno letto l'ennesimo rinvio come una sorta di "offesa a militanti e cittadini già sconcertati dall'andazzo di questi mesi". In corsa alle Primarie del centrosinistra, per ora, ci sono Gennaro Migliore, Andrea Cozzolino, Vincenzo De Luca, Marco Di Lello (Socialisti) e Nello Di Nardo (Italia dei Valori). Il vincitore se la vedrà contro il presidente uscente, il governatore Stefano Caldoro che, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe avere l'intero appoggio delle forze di centrodestra. Dopo le 'rassicurazioni' di Mastella e quelle dei gruppi Ncd-Udc che sembrano aver definitivamente abbandonato possibili accordi con il Partito Democratico, resta da superare lo scoglio relativo all'accordo nazionale tra Forza Italia e Lega che provoca ancora diversi mal di pancia nel centrodestra campano. Ieri nuovi spunti sono arrivati proprio dalla 'cena di Limatola' dove si sono dati appuntamento i vertici regionali del NuovoCentrodestra, alla presenza del il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, i capigruppo Nunzia de Girolamo e Renato Schifani, il deputato Gaetano Quagliariello, i sottosegretari all'agricoltura, Giuseppe Castiglione, e all'ambiente, Barbara Degani. Si va uniti con Caldoro ma non mancano riserve al riguardo.
Ancor più complessa la situazione a livello provinciale nei due schieramenti. In casa Pd è caos con i maggiori esponenti divisi a sostegno dei diversi candidati alle Primarie. La componente "deluchiana" nel Sannio è ben rappresentata con diversi iscritti in prima linea già da mesi e capitanati dal consigliere regionale Giulia Abbate; stesso discorso per i pro-Cozzolino che oltre ad avere l'appoggio del sindaco di Benevento, Fausto Pepe, può contare anche sul peso politico di diversi sindaci sanniti. La "bilancia" Pd però, può spostarla a livello provinciale il sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto del Basso De Caro che sembra orientato a sostenere la candidatura di Gennaro Migliore. Battaglia incerta, dunque, con scenari che si sfaldano e riappiccicano nel giro di poche ore.
Situazione ingarbugliata anche in Forza Italia, dove gli iscritti hanno manifestato in larga maggioranza la volontà di non sostenere più il consigliere regionale uscente, Luca Colasanto mentre prende vigore, per la candidatura 'sannita', il nome di Mario Ascierto Della Ratta.

 



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