Emergenza alluvione. ASI ed aziende di Ponte Valentino indicano le priorita'

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Risulterebbero ancora "gravi e rilevanti" le problematiche sia in ordine alla sicurezza dell'area, sia in ordine alla più generale condizione di piena funzionalità delle infrastrutture consortili della Zona Asi. Per questo è stato stilato un documento con gli interventi urgenti da compiere.

Presentato stamani a Palazzo Mosti, dal presidente Asi Luigi Diego Perifano, a sette mesi dall’ alluvione che lo scorso ottobre ha devasto il Sannio e la zona industriale di Ponte Valentino a Benevento il documento “Eventi alluvionali del 14/15 ottobre in Ponte Valentino (Benevento) – Documento criticità ed interventi urgenti” promosso dall’Asi di Benevento e sottoscritto dalle Aziende che risiedono nell’area, da inoltrare alle Autorità.

Il documento è stato sottoscritto da Agrisemi Minicozzi, Pastificio Rummo, Agusta Westland Spa -Finmeccanica Elicotteri, Nestlè Italia Spa, Monier Spa, Imeva, Presac Srl, Almar Srl, Sud Metano Srl, Campaniacom Spa, Innovative Farm Soc. Coop. Arl, Irfom, Spati scommesse, Geo. In Srl, Provincia Religiosa San Pietro e Paolo - Archivio e Distilleria, De Ioanni Forni Sas, Festa Spa, Global Real, D.D.M. Snc, R4I Srl, Intec, Silp Sud Srl, TMS, Sanav Srl, GSM Srl, Buonristoro, Imef, Siderplast Edil, Metalpaint Surl, Seif, Idea Grafica, G8 Mobili, Bytest, CMS Srl, BMP Co.med, Muccillo Group Srl.



Per discutere sul da farsi, il Consorzio Asi di Benevento e le aziende si erano riunite in assemblea il 6 maggio scorso. Nel documento si legge, “che gli eventi alluvionali del 14-15 ottobre 2015 hanno avuto in Ponte Valentino l’epicentro della loro manifestazione, danneggiando fortemente una porzione dell’agglomerato industriale e, quindi, infrastrutture e stabilimenti industriali; che, per quanto concerne le infrastrutture, già nell’immediatezza sono state rilevate, a cura del Consorzio Asi, le seguenti situazioni critiche: difesa arginale sx Tammaro, difesa arginale dx Tammaro, impianto di pubblica Illuminazione, rifacimento manto stradale, impianto di depurazione, ripristino Centrale di sollevamento Z1, apparati di trasmissione fonia e dati (fibra ottica e telecamere sorveglianza), che nella fase emergenziale, a cura della Provincia, si è provveduto ad eseguire gli interventi delle difese arginali sia in sx, che in dx Tammaro; che, invece, gli interventi relativi all’Impianto di pubblica Illuminazione, all’Impianto di depurazione, al ripristino Centrale di sollevamento Z1 e agli apparati di trasmissione fonia e dati (fibra ottica e telecamere sorveglianza) hanno trovato sistemazione con la finanza stanziata per l’emergenza come da decreti commissariali nn. 3, 31 e 32 del 9/3/2016; che, tuttavia, alcune persistenti criticità sono riemerse in tutta la loro evidenza a seguito di precipitazioni piovose del 13/03/2016; che il Consorzio Asi ha già sottoposto le dette criticità al Commissario Delegato, in particolare evidenziando che alcuni interventi potrebbero essere vanificati se non si procede con ulteriori immediati interventi, ed in particolare: ripristino delle pre-esistenti difese arginali sx Calore pulizia degli alvei dei fiumi Calore e Tammaro, con contestuale risagomatura; demolizione del vecchio ponte sul fiume Tammaro; che, a dette criticità, devono essere aggiunte le ulteriori riguardanti la pulizia delle canalette di scolo del tracciato ferroviario, che risultano intasate, e la rimozione dei rifiuti sui suoli “pubblici” individuati nell’emergenza”.

Inoltre nel documento si legge che gli interventi segnalati dal Consorzio Asi avrebbero i seguenti effetti: ripristino delle pre-esistenti difese arginali sx Calore. "Il mancato ripristino delle difese arginali in sx Calore, in corrispondenza dell’impianto di depurazione, comporterebbe, in presenza di nuovi eventi di precipitazioni piovose abbondanti: l’esondazione, nuovamente, nella zona Z5 dell’agglomerato industriale di Ponte Valentino dove sono allocate diverse aziende; l’allagamento, nuovamente, del lotto dell’impianto di depurazione, con il danneggiamento degli impianti/attrezzature/macchinari, e la conseguente interruzione del servizio; l’aspetto assume maggiore valenza nella considerazione che sono in corso i lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento funzionale dell’impianto".

Pulizia degli alvei dei fiumi Calore e Tammaro. "La manutenzione dell’alveo consentirebbe di migliorare le condizioni generali di deflusso delle portate in occasione degli eventi di piena, riducendo le resistenze al moto e le ostruzioni localizzate, nonché la probabilità che si formino accumuli di detriti che possono causare, in corrispondenza degli attraversamenti, una ulteriore riduzione della sezione di passaggio. Le precarie condizioni di manutenzione dell’alveo, con la presenza di arbusti e vegetazione sulle sponde, determinano una riduzione della sezione idrica e un incremento significativo delle resistenze al moto, oltre che il rischio di trascinamento e conseguente accumulo in corrispondenza degli attraversamenti. Ovviamente, sebbene solo un intervento sull’intero reticolo fluviale consentirebbe di ridurre significativamente il rischio di un accumulo di detriti in corrispondenza degli attraversamenti, la manutenzione dell’alveo anche solo in corrispondenza dell’agglomerato industriale di Ponte Valentino garantirebbe comunque un incremento della capacità idrovettrice dell’alveo".

Demolizione del vecchio ponte sul fiume Tammaro. "Il rigurgito indotto dalla presenza del vecchio ponte ferroviario dà luogo ad una riduzione non trascurabile della sezione di deflusso della corrente. Tale rigurgito può essere ulteriormente accentuato dalla presenza dall’eventuale accumulo di detriti galleggianti, a seguito del quale si ha una riduzione dell’ampiezza delle luci del ponte, aumentando il livello idrico e la spinta sul manufatto, oltre che un incremento dei processi erosivi localizzati. Appare evidente il beneficio derivante dalla rimozione del vecchio attraversamento ferroviario così da non limitare, per l’effetto, l’innalzamento dei livelli idrici conseguente alla riduzione della sezione di passaggio". 




Pulizia delle canalette di scolo del tracciato ferroviario. "Attualmente, soprattutto in zona Z3, la canaletta risulta totalmente intasata con il conseguente rischio che l’acqua piovana si riversi in lotti aziendali”.

Inoltre nel documento viene valutato “che gli interventi descritti, relativamente alla Pulizia degli alvei dei fiumi Calore e Tammaro, la Demolizione del vecchio ponte sul fiume Tammaro e la Pulizia delle canalette, si appalesano a ‘costo zero’ per il settore pubblico, in quanto il primo intervento potrebbe essere attuato anche con strumenti tipo project financing (in tal senso è da tempo agli atti una procedura), e il secondo ed il terzo devono essere posti a carico della Rete Ferroviaria Italiana, nella qualità di proprietaria del manufatto e di titolare della rete”.

Infine, sia Consorzio Asi che le aziende hanno chiesto che la Provincia, la Regione ed il Commissario Delegato, “valutino tutte le possibilità di un intervento immediato, anche verificando la fattibilità della procedura di project financing, attualmente al vaglio delle Amministrazioni competenti; per quanto concerne la demolizione del vecchio ponte sul fiume Tammaro, si richiede al Commissario Delegato l’esercizio dei poter autoritativi per impartire conforme ordine; per quanto concerne la pulizia delle canalette, analogamente al punto precedente, si richiede al Commissario Delegato l’esercizio dei poter autoritativi per impartire conforme ordine alla Rete Ferroviaria Italiana; per quanto concerne i rifiuti, pur prendendo atto di quanto dichiarato dal Commissario Delegato circa la intenzione di integrare la spesa per la gestione dei fanghi è necessario una piena sistemazione della vicenda anche sotto il profilo amministrativo”. 



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