Esclusione Sociale, la Caritas presenta il dossier

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Il 2016 è stato per la Caritas di Benevento un anno denso di impegni, progetti e attività innovative.

“La solidarietà che cura. Percorsi di inclusione nelle periferie dell’esistenza”: è questo il titolo dell’edizione 2016/2017 del Dossier sull’esclusione sociale di Caritas Benevento, che sarà presentato domenica 15 ottobre alle ore 17.00 nella Sala conferenze della Cittadella della Carità “EvangeliiGaudium”, in via San Pasquale 11.

Ad introdurre la conferenza i saluti del Direttore della Caritas Diocesana di Benevento, don Nicola De Blasio; presenterà il Dossier la Responsabile dell’Osservatorio Povertà e Risorse di Caritas Benevento, dott.ssa Mariapia Mercaldo. A chiudere gli interventi l’Arcivescovo Metropolìta di Benevento, mons. Felice Accrocca.

Il nuovo Dossier rappresenta la sintesi di quanto fatto da Caritas Benevento in questo anno: progetti, attività innovative per un nuovo modello di welfare che mette al centro sempre l’assistenza alla persona che diventawelcome.

Il 2016 è stato per la Caritas di Benevento un anno denso di impegni, progetti e attività innovative che hanno posto le basi per la realizzazione di un nuovo modello di welfare che mette al centro di qualsiasi intervento socio-assistenziale la persona.

Il Dossier è suddiviso in tre sezioni: i dati sulle povertà emersi durante l’ascolto; il fenomeno immigrazione e il modello di accoglienza promosso dalla Caritas Diocesana di Benevento attraverso gli Sprar; una sintesi dei progetti, delle Campagne e dei nuovi traguardi del “Welcome” raggiunti nel 2016.

Ampliando lo sguardo dal vecchio welfare al “welcome”, la Caritas di Benevento intende fare da guida in tre ambiti, Sia, PTRI e Sprar, gettando, così, le basi, per un approccio globale capace di fare del Sannio una terra “accogliente”, per un cambiamento che non è solo formale, ma sostanziale, in grado di intercettare fondi per famiglie povere, di favorire l’inclusione delle persone con disagio psichico e/o sociale, di accogliere dignitosamente i migranti. L’invito della Caritas, dunque, diventa modello di azione basato sulla relazione, sulla cooperazione e sulla corresponsabilità di tutta la comunità.



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