Estorsione a Psichiatria, De Lorenzo: io inascoltato. Martedì conferenza

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Sul fermo dei tre beneventani operato dalla DDA di Napoli, dopo le indagini dei carabinieri di Benevento, eseguito nella mattinata di oggi (vedi news correlata), interviene Giuseppe De Lorenzo, responsabile del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Asl di Benevento (nell’ospedale Rummo), presso il quale, stando a quanto sostenuto dalla DDA, si sarebbe verificato un episodio estorsivo.

“Mi ero riproposto - scrive De Lorenzo in una nota di poco fa - di attendere fiducioso lo sviluppo degli eventi nell'attesa che l'ASL formalizzasse il mio paventato licenziamento e, per non subire le persecuzioni, mi sono autosospeso senza stipendio. Ma la notizia di qualche ora fa, mio malgrado mi costringe a uscire allo scoperto. Ecco, gli arresti di oggi hanno dimostrato che le estorsioni avessero nei mesi di aprile e maggio una regia presso il reparto di psichiatria da me retto. Il direttore generale dell'ASL BN 1, Bruno De Stefano, il direttore sanitario Tommaso Zerella e il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Lucio Luciano, hanno taciuto al mio grido di allarme, tutto documentato, intenti solo a tapparmi la bocca. Ora come la mettiamo? Fiducioso nella Magistratura, chiedo di essere ascoltato dagli inquirenti e con me il trio De Stefano, Zerella e Luciano che non mi hanno dato ascolto... ”.

De Lorenzo ha poi precisato che martedì 14 luglio, alle ore 11,30, presso la sede dell'Assessorato alla Mobilità in Via del Pomerio, terrà una conferenza stampa cui ha dato il seguente tema: "Non intendo difendere Sparandeo ma prima di condannare questi, il Procuratore Antimafia indaghi a fondo su quanto si è permesso presso il reparto di psichiatria nei mesi scorsi con l'incarnato intento di colpire me".
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