EXPO. In mostra il falso "Made in Italy" e "Made in Campania"

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Expo 2015Expo 2015

Il Made in Italy è probabilmente il marchio di qualità che vanta il maggior numero di contraffazioni. Anche da parte di blasonate multinazionali. Se consideriamo solo i prodotti tipici e le unicità enogastronomiche della Campania, potremmo parlare sicuramente del rischio contraffazione per il "Made in Campania". E la Coldiretti ha messo in mostra all'Expo esemplari significativi di questi falsi.  

Lo sfregio all'economia della nostra regione e dell'Italia arriva dalla concorrenza sleale di chi mette sul mercato falsi "made in Italy", colpendo
duramente il patrimonio enogastronomico. Dallo sfruttamento di stereotipi, alle maldestre rivisitazioni di antiche ricette, dalla ridicolizzazione di
storici processi produttivi, ai nomi storpiati, dalla banalizzazione delle denominazioni fino a piatti tricolore inventati di sana pianta.

Per la prima volta ad Expo sono stati esposti, oggi, i più aberranti e offensivi sfregi ai piatti e prodotti alimentari Made in Italy, scovati in tutti i
continenti, per denunciare pubblicamente l’oltraggio che si realizza a danno dell’identità e della reputazione nazionale in molti Paesi presenti
all’Esposizione Universale.

Tra questi *molti prodotti "Made in Campania*", dal provolone del monaco ai pomodori san marzano all'olio alla mozzarella. Il saccheggio allo
straordinario patrimonio della Campania provoca danni incalcolabili alle nostre imprese. 
La mostra è stata aperta questa mattina al Padiglione Coldiretti “No farmers no party” all’inizio del cardo sud all’Expo di Milano.

In contemporanea con la mostra si è tenuta stamattina l'Assemblea nazionale di Coldiretti, cui hanno partecipato il presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello e il direttore Simone Ciampoli. L'Assemblea ha analizzato il primo bilancio di metà percorso dell’Expo, con un'importante analisi degli effetti economici ed occupazionali nel settore agroalimentare con la partecipazione di agricoltori provenienti dalle campagne di tutte le regioni italiane.

Ai lavori partecipa tra gli altri il Ministro delle Politiche Maurizio Martina con le conclusioni del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo
con un focus particolare sulle opportunità di lavoro estive per i giovani nei campi.



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