Fedeli inaugura anno accademico Conservatorio: "Abbiate coraggio di essere stimolo per il Paese" - FOTO

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Il ministro Valeria FedeliIl ministro Valeria Fedeli

Stamani la visita a Benevento per l'avvio del nuovo anno accademico del Nicola Sala, di Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione dell'Universita e della Ricerca.

Si è aperto con la visita del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, l’Anno Accademico 2016-2017 del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento. Prima la visita della sede dell’Istituto di Alta Formazione dove si è svolta la toccante intitolazione di tre aule ad altrettanti studenti purtroppo scomparsi: Carla Bizzarro, Carlotta Nobile e Fulvio De Lucia. Una visita quella del ministro che ratifica come, con il lavoro, il Conservatorio sannita sia riuscito negli ultimi anni a conquistarsi un posto tra le grandi eccellenze del Paese. Presente anche il sindaco Clemente Mastella, il vicepresidente della Provincia Francesco Rubano, il procuratore reggente Giovanni Conzo, il questore Giuseppe Bellassai, il comandante provinciale dell'Arma Alessandro Puel e della Guardia di Finanza Luigi Migliozzi, Luigi Nicolais, il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, il rettore dell'Unisannio Filippo de Rossi

Poi, un breve tratto a piedi, nel centro storico, fino ad arrivare all’Auditorium Sant’Agostino dove è andato in scena il concerto inaugurale, aperto dall’Orchestra ritmo – sinfonica “Pino Daniele in jazz” diretta da Gianluca Podio che ha suonato brani come Quando, Napul’è, Yes i know my way con una special guest come Rino Zurzolo. Non solo perché poi il concerto è proseguito con le musiche di Schumann e Mozart con al pianoforte e al violino due giovani allieve neo diplomate: Francesca Bandiera e Fabiana Ulivo dirette da Francesco D’Ovidio. Un tripudio di classici, jazz, musica d’autore sapientemente ri-arrangiati che hanno ricevuto il placet non solo della platea ma dello ministro Fedeli.

Ad alternarsi tra un brano e l’altro, gli interventi del direttore Giuseppe Ilario, che ha ricordato come: “Il Conservatorio sta vivendo momento d’oro grazie anche al cambio della dirigenza, ai nuovi rapporti stretti con le realtà del territorio e gli Enti locali, siamo riusciti a coprire anche l’intero fabbisogno musicale della città e della provincia”. Non disdegna di citare i confortanti dati emersi dalla Conferenza dei direttori. I dati statistici ed i numeri, infatti, testimoniano che l’Istituto sannita è primo in Italia per produzione artistica con 345 concerti pubblici, e nono per numero di iscritti.

“Questo balzo in avanti – ha aggiunto – è figliro del lavoro di squadra portato avanti in questi tre anni. Inoltre non può esserci un balzo in avanti nel numero degli iscritti se non viene dimostrata pubblicamente la qualità, i nostri concerti, e soltanto la strenua ricerca della qualità può consentirci di proseperare. Abbiamo dimostrato che possiamo primeggiare in generi musicali diversi: lirico-sinfonica e jazz. Non abbiamo intenzione di adagiarci sugli allori – ha concluso Ilario – la ricerca della qualità rimane la nostra stella polare. Possiamo migliorare ancora ed è esattamente quello che abbiamo intenzione di fare”.

A prendere la parola anche il prefetto di Benevento. “Qui – ha dichiarato Paola Galeone – la parola sinergia si fa pratica. Lavoriamo tutti i giorni con Chiesa, Comune, Procura, Forze dell’Ordine, Università. Lei si è battuta per i diritti contro le discriminazioni, a favore dei lavoratori e le lavoratrici, è stata una sindacalista pragmatica per. Oggi c’è bisogno di buona scuola, è l’augurio che le porgo è quello di riuscire a ricucire i rapporti con sindacati, docenti e famiglie”.

“Il Conservatorio intitolato al maestro Sala, grande docente e compositore sannita del XVIII secolo, è una realtà, diventata negli ultimi anni fiore all’occhiello dell’intero sistema Sannio – ha detto invece la presidente Caterina Meglio – trasformandosi in forza aggregatrice, non soltanto come luogo di formazione didattico – musicale, ma anche come trasparente organizzazione, in armonia con tutte le novità normative in tema di Pubblica Amministrazione”.

Insomma, anche la Meglio tiene poi a ribadire l’importanza del lavoro svolto in termini di “sintonia” con Enti e Istituzioni territoriali che ha permesso di costruire un’offerta integrata di valorizzazione di un territorio interno, ma ricco di storia cultura e tradizioni. “Il Conservatorio rappresenta – ha aggiunto – la testimonianza vivificante di un lavoro certosino, di stretta osmosi e di reale collaborazione con il tessuto connettivo e pulsante del Sannio, ma anche con i vertici delle Istituzioni Nazionli”. Il presidente del Sala, ricorda poi i finanziamenti a valere su fondi Pon – 2007/13 del MIUR e Por Campania attivati con l’Istituto per le Tecnologie Applicate dei Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerce e con il Distretto Tecnologico dell’Edilizia Sostenibile dell’Università Federico II di Napoli. Ricorda la partecipazione al Festival Internazionale di Jerash in Giordania e annuncia tre concerti in programma a Montreal (Canada) e Scozia. Non solo, tiene a sottolineare le varie collaborazioni europee attivate con il programma Erasmus ma anche il protocollo d’intesa con il Teatro San Carlo(unico in Campania).

Prima di concludere il presidente Meglio cita Dostoevskij quando parla di bellezza. “Bellezza – dice – intesa come una delle figlie più amabili della Cultura, che salverà il mondo. Perché bellezza non è solo una questione di gusto, ma una dimensione morale dalla quale l’essere umano, per essere veramente tale, non può prescindere. L’arte musicale rappresenta il linguaggio di bellezza universale per eccellenza, che permette l’interazione tra mente e cuore, tra pensiero e sentimento. È un linguaggio senza tempo, senza territori, né confini, è la voce dell’umanità, di qualsiasi tempo e qualsiasi luogo”.

A concludere la mattinata le parole del ministro Valeria Fedeli che si è detta: “orgogliosa di essere qui oggi per inaugurare l’Anno Accademico, che parte sotto i migliori auspici. L’aumento degli iscritti al Conservatorio è testimonianza di identità e di valore. Avete attratto i giovani, anche grazie all’Erasmus, siete una istituzione molto attiva, una comunità educante che da molti frutti. È questo detto da un ministro è la cosa più bella”.

Parole di lode, quelle pronunciate dalla Fedeli primo ministro ad approdare in Conservatorio, una visita che avvalora gli sforzi. La titolare del dicastero dell’Istruzione si sofferma poi a ragionare sugli sforzi profusi a livello governativo. “Salvaguardare, innovare e promuovere la cultura italiana, sostenere ogni giorno e di più, sia i ragazzi che realtà come questa: è il nostro compito. Il Governo ha capito che per uscire da crisi vanno abbandonate ricette vecchie e anacronistiche. C’è bisogno di investimenti su capitale umano e patrimonio culturale, sul Made in Italy, che oggi non è un semplice marchio legato alla manifattura, ma trasversale che va dalla musica, alla moda, alla cultura. Questo ci invidiano all’estero, ed è per questo che tutti vogliono venire da noi ed è per questo che dobbiamo continuare ad investire”.

La Fedeli poi parla di “Buona Scuola” e di “tornare ad investire sulla cultura umanistica”. “La priorità nella mia azione di governo – aggiunge – è aggiornare, sistematizzare il mondo dell’Alta Formazione Musicale del Paese, e per farlo è necessaria una revisione della legge ed una rivisitazione della governance. Il Ministero sostiene in modo forte – ha aggiunto – il riordino del comparto Afam e degli Istituti Musicali pareggiati. C’è – ha sottolineato – un uovo decreto di reclutamento, per la didattica di secondo livello il decreto ministeriale è alla fine delle fasi consultive”.

Poi ha continuato. “Nel 2015, il Governo ha già stanziato risorse aggiuntive per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, ma il fine ultimo non è trovare soluzione tampone ma definitive. (e cita il decreto Martini, ndr). Abbiamo messo a disposizione 15mln di euro per l’acquisto di nuovi strumenti, potenziato i laboratori, stanziati fondi Pon”.

E ha concluso. “Misure e investimenti doverosi con i quali, scegliamo di sostenere settori che sono di interesse generale del Paese”. Poi si rivolge a studenti e maestri: “date e continuate a dare tutto voi stessi, affondate mani nel passato e rimodellatelo abbiate coraggio di essere nuovo stimolo per il Paese. La musica è linguaggio e costruisce la cittadinanza globale”.

Michele Palmieri



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